Banksy: la pittura murale che dà senso ai luoghi
I luoghi degradati feriscono, tolgono luce alla vita. Spesso il loro stato viene aggravato col pretesto dei precedenti, perché é ben più facile distruggere che costruire. A meno che posti simili non siano frequentati da qualcuno che sappia dare all’oscurità un ruolo diverso. E’ questo che si può sentire vedendo le figure dipinte da Banksy su muri inetti di Londra e altri posti. I suoi interventi clandestini rivelano al luogo un senso che pareva impossibile. Lo illumina, con le sue sagome fatte a stencil.
L’autore rimane nascosto dietro lo pseudonimo, ma lo stile si riconosce nel sorriso che la sorpresa fa spuntare, sulla bocca di chi guarda. La sua è arte “di strada”, illegale, ma l’intelligente ironia lo rende il contrario di un vandalo.
E’ intervenuto anche nei musei, camuffandosi sempre, per non farsi arrestare ed ha lasciato sul posto le sue opere che irridono, ma con misura e senso estetico, a certa arte che per diversi motivi è diventata indigesta.
Addirittura ha acquistato, manomesso e ricollocato nel negozio, dei CD di Paris Hilton, che la mettono in ridicolo.
Alla violenza che la stupidità esercita sull’animo umano si può controbattere con l’intelligenza e l’equilibrio. Banksy li possiede ancora e c’è da augurarsi che li mantenga nel difficile percorso della vita, in cui si può finire con servirsi di mezzi altrettanto nocivi di ciò che viene combattuto.