Parcheggi verdi
I parcheggi sono spesso dei brutti squarci nella città e nel paesaggio, che abbassano la qualità della vita con il loro squallore. Moltiplicano il calore dell’estate sulle lamiere e l’asfalto, obbligando chi ha l’impianto di condizionamento d’aria ad accenderlo a tutto gas. Aumentano il calore e l’inquinamento esterno, ma anche i consumi energetici. Si rischia il colpo di calore, con conseguenze sulla salute e sull’umore.
Eppure, anche i parcheggi possono essere spazi discreti e piacevoli come giardini. Dipende da come li si fa. Se la pavimentazione, invece che di asfalto, cemento o pietra è fatta con auto-bloccanti che lasciano crescere l’erba fra i trafori, oltre al vantaggio estetico ce ne saranno altri due. In estate, infatti, la temperatura sarà moderata e le piogge potranno essere assorbite sul posto per beneficiare il terreno, anziché intasare i tombini ed essere sprecate nelle fogne. Si potranno piantare alberi che facciano ombra e nascondano le auto alla vista, mantenendole fresche e abbassando la temperatura di tutta la zona. Il parcheggio di Borgo Valsugana (TN) è un esempio davvero molto bello.
Anche l’Istituto Agrario di San Michele all’Adige (TN) ha un parcheggio che offre la preziosa ombra. Lo fa con la rampicante vite americana che occupa poco spazio a terra e in inverno perde le foglie, lasciando allora passare il sole che nei mesi freddi è benvenuto.
Un parcheggio verde e bello serve da esempio civico per i cittadini, per le pubbiche amministrazioni che ben raramente sanno guardare lontano, sono un gesto di accoglienza e intelligenza.
Un terzo esempio di parcheggio ombreggiato è quello della villa Reale di Monza, dove alti alberi mantengono bassa la temperatura e schermano i raggi del sole. Quest’ultimo esempio vale, però, solo per parcheggi dove c’è a disposizione moltissimo spazio. Invece, per quelli di dimensioni più modeste occorre mettere a dimora alberi con queste caratteristiche:
DECIDUI, ovvero che perdono le foglie in inverno, perché in quel periodo il sole è benvenuto, RELATIVAMENTE PICCOLI, per essere meno soggetti ai danni dei forti temporali, FRUGALI, perché non soffrano a causa delle cattive condizioni del terreno, che in un parcheggio sono davvero cattive, POCO SOGGETTI AI PARASSITI, in modo che le vetture non ne subiscano con loro le conseguenze.
Alberi con queste caratteristiche possono essere CARPINI NERI, ACERI ITALICI, ORNIELLI, ROBINIE. Occorre però SEMPRE lasciare il maggior spazio possibile intorno al fusto, libero dal calpestio delle ruote. Un metro di diametro può andare.
Se poi si vogliono costruire dei garage, meglio rivestirli con uno spesso strato di terreno su cui far crescere l’erba e le piante, magari di quelle che hanno bisogno di poca acqua. In questo modo, la temperatura della costruzione rimane fresca d’estate e calda d’inverno, grazie all’isolamento della terra. Inoltre si sarà guadagnato dello spazio verde su cui passeggiare o sedersi. A questo si aggiunge il vantaggio di una facilitazione per la concessione edilizia.
Ormai si costruiscono sempre più spesso bellissime case con uno spesso manto di terra su cui cresce il verde. Basta un buon isolamento e una solida struttura per avere ottimi risultati. Ecco dunque che, se proprio si deve edificare, si può scegliere il modo che fa meno male.