Come migliorare se stessi
L’espressione “sbagliando si impara”, presa nel suo significato migliore è un riconoscimento delle alte probabilità di errore che ci sono in ogni apprendimento. Anche la persona più attenta e sensibile sbaglia ma, se riconosce in questo semplicemente il segno che permette di capire dove e come ciò che sta facendo va migliorato, risolverà i problemi con maggiore facilità. Quanto più una cosa è nuova e difficile, tanto più si realizza attraverso innumerevoli aggiustamenti, anziché con un balzo perfetto. Osservazione e verifica riducono gli errori a piccole imperfezioni. Così, anche se sono numerose provocano poco danno. Osservazione e verifica sono, però, rare. Pochi sono consapevoli di quanto ogni cosa sia modificata nella percezione umana dalle circostanze, dallo stato d’animo, dalle idee preconcette, dalle influenze esterne, da buone o cattive esperienze precedenti. (Incomprensioni e ingiustizie che si potrebbero evitare). Ad esempio, di un testo che tratta un argomento scottante o difficile, ad una prima lettura si potranno capire o meno delle cose. Ad una seconda lettura potrà essere già possibile notare qualche differenza. Una terza volta, magari dopo un’ora o un giorno, darà un’altro risultato. A seconda del contenuto, potranno man mano apparire o sparire significati che erano sembrati lampanti. La fretta, però, impedisce queste verifiche capaci di risparmiare tanti dolori. Così (ci) si infligge una pena ben più grande, dovuta ad un abbaglio.
La fretta, spesso, non è causata da una reale necessità di far presto, ma a mille fallaci motivi dietro cui si nasconde l’incapacità di affrontare le proprie debolezze. Questo perché non si ha comprensione per loro, non le si considera come normali per ogni essere umano, ma inconsapevolmente le si temono come aberrazioni. Nella cultura autoritaria e punitiva che ancora impera, nonostante i miglioramenti rispetto al passato, è forte la paura di aver commesso una colpa e di doverne essere puniti. Al tempo stesso non ci si accorge del proprio timore e lo si maschera dietro presunte cause esterne. Invece di vedere qualcosa che si può correggere cambiando qualcosa, chi è più condizionato da rapporti autoritari teme ciò che potrebbe scoprire. Cerca dunque in tutti i modi di mascherare la verità dietro i più fallaci nascondigli. E’ come ignorare una malattia, invece di cercarne le cause per poterla guarire. Per trovare le cause, però, bisogna avere dimestichezza con l’argomento ed esercitarsi.