Non desiderare la donna d’altri
Brothers (fratelli) è il titolo originale e molto più giusto per questo film del 2004 di Susan Bier, danese come gli attori protagonisti. La gelosia che si scatena in uno dei due fratelli, quando torna da una missione di guerra in Afganistan, è in realtà l’unica valvola di sfogo al terribile senso di colpa per aver commesso un’atrocità mentre era prigioniero. Michael, infatti, per poter aver salva la vita, è costretto ad un’azione atroce, particolarmente grave per lui che è sempre stato affettuoso e comprensivo. La sua coscienza non può sopportarne il peso e nasconde a tutti, quanto accaduto. Gli effetti, però, si fanno presto sentire nel suo comportamento sempre più violento, fino ad un’esplosione che rischia di distruggere tutta la sua famiglia. La moglie riesce a dargli il coraggio di confidarsi e a disinnescare, forse, gli effetti distruttivi della profonda vergogna che non osava ammettere neppure con se stesso e che avrebbe portato ancora a scaricarla su chi fosse più facilmente raggiungibile (donne, bambini, fratelli, anziani).
Quando non si ha la fortuna di avere accanto una persona davvero comprensiva, dalla stretta prigione della colpa si può uscire solo allargando la propria visione del mondo.