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Psofia e Kamiki, imbattibili uccelli guardiani

by in Animali

psofia 1

Nei boschi dell’America Centrale vive un uccello parente delle gru, ma dal becco corto e una livrea di penne nere e grigie, lo Psofia crepitans. Chi lo cattura, però, invece di venderlo come cacciagione, gli trova un impiego come custode di pollai, perché in questo compito è insuperabile. E’ un comandante nato e, appena arrivato fra le galline, le oche, le anatre o i tacchini, se viene attaccato da qualche maschio gli fa subito capire che contro di lui non è il caso di azzuffarsi, perché abile e agile come nessuno, nonostante la taglia modesta. Sorveglia che tutto vada bene, aiuta a trovare i migliori bocconi, difende i più deboli e si accorge subito se qualcuno manca. In quel caso lo va a cercare e si può star sicuri che lo trova. Se poi un qualsiasi predatore si azzarda a tentare un rapimento, se la deve vedere con lui, che riesce ad aver ragione anche dei rapaci più pericolosi.

L’unico che non riesce a vincere è il collega Kamiki, (Chauna torquata e Anhima cornuta), dall’aspetto più aggressivo, ma buon amico dello Psofia, col quale collabora volentieri.

Pur non lasciandosi catturare facilmente dall’uomo, poi convive facilmente con lui. Forse è stato addomesticato da popolazioni locali in un lontano passato e, tornato allo stato selvatico, ha conservato il suo adattamento nella memoria genetica.

Lo psofia ha un’altra qualità sorprendente: il ballo. Gruppi di questi uccelli si riuniscono in spiazzi isolati nei boschi disponendosi in cerchio, per ballare poi a turno e spesso in coppia, indipendentemente dal periodo degli amori, con acrobazie che dimostra anche nel combattimento. Sembra dunque che sia un’attività di puro piacere, come lo è per noi.