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La colombaia di Crespellano (BO)

by in Animali, Italia inconsueta

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Nella campagna bolognese, a Crespellano, se si esce dalla via Emilia e si raggiunge la via del Confortino, una grande casa di campagna semi-abbandonata, fa intuire a fatica il suo glorioso passato solo per le dimensioni e per i terreni che la circondano. Ma appena la si oltrepassa, sullo sfondo appare una torre con due piani di loggiati che obbliga a fermarsi. E’ un’antica colombaia, costruita forse nel seicento, quando il modo più veloce ed efficace per l’invio di brevi scritti tra destinazioni abituali era quello di affidarli ai colombi. L’attaccamento che hanno questi uccelli al luogo dove sono nati e le loro capacità di orientamento ne facevano dei messaggeri ideali. Bastava portarli temporaneamente nella piccionaia del destinatario abituale, rilasciandoli al momento opportuno con un piccolo cartiglio legato ad una zampa, per essere sicuri che nel tempo più breve sarebbe tornato a casa propria, dove qualcuno lo avrebbe accolto. Anche per questa ragione un tempo le picconaie erano molto numerose e spesso bellissime.

Oggigiorno i piccioni sono detestati da molti, a causa dei parassiti che li infestano e che trasportano malattie, oltre che per i loro escrementi corrosivi. C’è però ancora chi li alleva proprio per il loro guano, che contiene una sostanza capace di distruggere ogni proteina. Succede in Marocco, dove la concia delle pelli si fa ancora con questa sostanza, che dà una morbidezza ineguagliabile alle pelli rinomate in tutto il mondo.

Per conoscere le prodezze dei piccioni viaggiatori, rimando all‘articolo relativo.

 

Per vedere gli alberi notevoli dei dintorni, vedere la pagina dedicata.