Confidenze troppo intime
Una trama originale del 2003 di Patrice Leconte, con una donna che ha bisogno di essere ascoltata in un momento di grave crisi e, credendo di entrare nello studio di uno psicologo è invece ad un fiscalista con lo studio nello stesso corridoio, che si rivolge. L’iniziale equivoco si rivela la soluzione migliore, perché si instaura una reciprocità più soddisfacente per ciò che veramente è utile a risollevarsi efficacemente da soli. Il reale interessamento tra i due, che si esprimono e si confrontano, dimostra la sua validità nel restituire autonomia e dunque forza a ciascuno. Il consulente fiscale a sua volta trova giovamento nel dialogare con la ex moglie e col vero psicologo. La protagonista è gratificata dal piccolo ma fondamentale appoggio che offre a un paziente di quest’ultimo. La vicenda iniziata in inverno si avvia verso un esito positivo in una primavera che si manifesta nei vestiti più leggeri e chiari, nell’alleggerimento delle vite di tutti i partecipanti alla storia.
Il regista tratta il tema con umorismo, profondità e finezza, offrendo 104 minuti di piacere e riflessione (con Sandrine Bonnaire e Fabrice Luchini).