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Radici: l’importanza di ciò che non si vede

by in Piante, giardini, parchi
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faggio monumentale sul Monte Cucco (PG)

Quando guardiamo un albero tendiamo a considerare solo la parte visibile, fuori dalla terra. Ciò che sta nascosto, vale a dire le radici, è però altrettanto importante, perché lì risiede la sua intelligenza. Non in quelle grosse legnose a volte visibili intorno alla base, che hanno principalmente un ruolo di sostegno e di conduzione della linfa. Più sotto, dove si assottigliano e si diramano in grandissima quantità, percorrendo il sottosuolo in modo diverso a seconda del tipo di albero e delle condizioni del terreno, nel loro apice sono estremamente sensibili. I filamenti bianchi che formano un feltro per almeno mezzo metro di profondità ma anche molto di più e per moltissimi metri tutt’intorno, nel loro apice si comportano come i nostri neuroni. Sono dunque capaci di comprendere ciò che accade e di rispondervi in modo efficace. Questo è stato provato scientificamente e c’è il Centro di Neuro-biologia vegetale, che da circa dieci anni a Firenze compie studi al riguardo.

 

Ficus magnolioides all’Orto Botanico di Palermo

 

Tutte le piante hanno anche una memoria, oltre che una coscienza di sé: sanno riconoscere la differenza tra la propria ombra e quella che proviene da qualcosa o qualcuno, sanno prendere decisioni in base ad esperienze passate e fanno tentativi diversi per riuscire a raggiungere il loro scopo in una situazione nuova. Comprendono quando non è il caso di insistere, come ad esempio quando una rampicante, dopo aver esplorato lo spazio aereo, si accorge che non c’è alcun appiglio oppure è stato spostato. Sanno comunicare tra loro attraverso sostanze chimiche, avvertendosi in caso di pericolo o segnalando il proprio territorio o emettendo sostanze tossiche per allontanare un’altra pianta sgradita. Oppure lo fanno per difendersi da animali nocivi che conoscono.

 

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radici scoperte

 

Come ben sappiamo, fanno molto bene anche l’opposto, riempiendosi di fiori seducenti e frutti appetitosi per gli animali, in modo da potersi riprodurre e diffondere meglio nel mondo. Grandi alleati delle radici ma altrettanto nascosti sono i funghi, di cui noi conosciamo solo i frutti che spuntano in estate e in autunno dopo le piogge. Il loro corpo filamentoso, che può essere estesissimo, vive in simbiosi con le radici degli alberi, che avvolgono per poter avere uno scambio di nutrienti vantaggioso per entrambi. Ci sono poi i tanti animaletti utili, tra cui spiccano i lombrichi . Dunque occorre evitare di calpestare il terreno intorno agli alberi, che altrimenti diventa troppo compatto e non permette una corretta respirazione del suolo, né una sufficiente penetrazione dell’acqua.

Alle radici corrispondono i rami, a cui mandano acqua e minerali, per riceverli di nuovo trasformati in linfa nutriente. Dunque tagliare le radici, come avviene spesso durante i lavori per collocare tubature e fare sistemazioni di vario genere, danneggia gravemente i rami che col tempo si indeboliscono e si spezzano. Anche se le piante sanno farsi ricrescere molte parti, questo avviene a determinate condizioni, alle quali occorre essere attenti. (A questo proposito leggete l’articolo sulle potature). Sono esseri viventi che soffrono e gioiscono, oltre ad essere quelli dal maggior effetto positivo d’insieme, su tutto l’esistente. Dunque è importante conoscerle per poterle trattare bene. E’ anche nel nostro interesse.

Un articolo sulle spettacolari radici del tassodio lo trovate qui.