Il sospetto
Film del 2012 di Thomas Vinterberg con Mads Mikkelsen. Un maestro d’asilo molto amato, lo è fin troppo da una bambina. Lui cerca di stornare le attenzioni della piccola che, offesa, mescolando il risentimento con cose intraviste senza comprenderle, accenna alla responsabile dell’asilo ciò che viene interpretato come molestia sessuale. Nell’intento di saperne di più, altri adulti e i genitori pongono domande alla bambina in un modo che invece di portare a chiarimenti, intorbidano la verità, trasformando in certezza ciò che invece manca di qualsiasi sostanza. Senza alcuna cautela si sparge la voce e le famiglie degli altri bambini compiono gli stessi errori, finendo col far dire loro ciò che si aspettano di sentire. Il povero maestro diventa oggetto di abominio anche da parte dei propri amici, per fortuna con qualche eccezione. Nessuno si fa scrupolo di aggredirlo fisicamente, minacciarlo, allontanarlo. Nessuno ascolta le sue ragioni, convinti che i bambini non mentano, mentre invece a volte lo fanno per i motivi più impensabili, ma soprattutto quando sono condizionati dai comportamenti degli adulti. Gente che si sente autorizzata a scagliarsi contro chiunque a cui può addossare una colpa, come unica occasione per sentirsi migliore. Gente che si sente forte nel gruppo contro un singolo a cui è impossibile difendersi. Solo il figlio giovanissimo e il migliore amico del maestro tengono conto di ciò che hanno conosciuto profondamente dell’animo di quell’uomo, che va ben al di là del fatto che apparisse comunque come una persona per bene. Per bene possono apparire anche i peggiori soggetti. Davvero onesti, sinceri e integri sono quelli che lo hanno dimostrato nelle scelte difficili e questo lo si può sapere solo frequentandoli in modo empatico.