Ananas, il multifrutto del Sud
E’ certamente uno dei frutti più originali, quello che le foreste dell’America latina hanno generato nella famiglia delle bromeliacee, abituate di preferenza ad installarsi sui rami alti degli alberi, per poter avere la luce necessaria alla fotosintesi. Si riconosce questa parentela dalle dure, lunghe foglie cerose a rosetta, caratteristiche delle piante tropicali che teniamo nei nostri appartamenti, come del resto possiamo fare con l’ananas. Dopo qualche tempo delle brattee color rosso acceso danno vita a quello che inizialmente sembra un fiore con un gran numero di petali appuntiti e disposti a spirale. Ma quel fiore si trasforma, innalzandosi fino a diventare simile a una grossa pigna (in inglese lo chiamano pineapple, che significa “mela di pino”) ed è allora che si ha la prima sorpresa, perché decine di fiori si aprono su tutta la superficie, con grande effetto estetico. Allo stato selvatico gli ananas sono impollinati dai colibrì e dai pipistrelli, ma noi umani abbiamo fatto in modo da eliminare la fecondazione naturale per evitare che si formino i semi, come è stato fatto con le banane. E invece di singoli frutti per ciascun fiore, l’ananas unisce gli uni agli altri per formarne uno solo. Ecco perché in certe località esotiche l’ananas è considerato simbolo di pace. A coronamento dell’impresa unificatrice inalbera sulla sua sommità un bel ciuffo, come a segnalare che oltre ad essere molto gustoso possiede diverse virtù curative del sistema digestivo, è ricchissimo di vitamina C, contiene poche calorie e recentemente si è rivelato eccellente come mezzo di contrasto delle vie biliari nelle risonanze magnetiche.
Così nei laboratori di analisi mediche il suo succo ha avuto il doppio effetto di essere bevuto con piacere dai pazienti e di aver consentito notevoli risparmi al sistema sanitario, data la considerevole differenza di prezzo rispetto ai prodotti chimici usati fino al 2004. Un’altra particolarità rara dell’ananas è la maturazione del frutto, che può avvenire solo sulla pianta, nel suo unico manifestarsi. Sono i polloni che sviluppano nuovi frutti, adatti anche a rendere speciali diversi piatti di carne e pesce. Arrivato con uno dei viaggi di Cristoforo Colombo, l’ananas ha trovato subito estimatori in tutta Europa, dove è stato coltivato dai ricchi e potenti in apposite serre riscaldate. La sua bellezza gli è valsa la riproduzione in forma di cupola alta quattordici metri per la villa del conte di Dunmore, in Inghilterra. Nelle Filippine con le fibre delle foglie di ananas rosso si otteneva un filato fresco, molto apprezzato nel sette e ottocento in Europa dalle classi agiate.
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