Animali sconcertanti e buffi
Ci sono animali che sembrano chimere, per delle caratteristiche abituali in specie differenti dalla loro e di cui qualche volta si è riusciti a capire quale potrebbe esserne la causa.
Il Moschus moschiferus, imparentato coi cervi ma classificato come mosco, vive in Asia nordorientale ed è stato in pericolo di estinzione per le sue secrezioni odorose di carattere sessuale, conosciute come muschio e ricercatissime come componenti dei profumi. Invece dei palchi sulla testa come ci si aspetterebbe dalla sua fisionomia, ha due lunghissimi canini che in un erbivoro sono sorprendenti. Infatti non li usa per azzannare prede, ma nei combattimenti coi rivali per la conquista delle femmine.
Un parente delle capre chiamato Tahr nella zona himalayana di cui è originario e col nome scientifico di Hemitragus jemlahicus, ha una criniera simile a quella di un leone, che in età sessualmente immatura è marrone chiaro, si fa bionda negli anni in cui si accoppia e diventa scura in vecchiaia. Gli serve per esibire la sua buona salute, l’età giusta e le qualità necessarie per lasciare una buona discendenza. Questo attrae le femmine e dissuade parzialmente i rivali, con i quali altrimenti avvengono scontri per la dominanza.
L’okapi Okapia johnstoni vive in Congo e assomiglia vagamente a una zebra per le strisce che ha in comune con lei, ma solo sulle zampe. Invece fa parte della famiglia delle giraffe.
Il piccolo e simpatico tamarino imperatore Saguinus imperator è una scimmietta amazzonica con una caratteristica umana: lunghi baffi e a volte anche la barba. E’ detto imperatore perché i baffi facevano pensare a quelli dell’imperatore Guglielmo II di Germania. (foto in alto)
C’è poi il piccolo fennech, Vulpes zerda, soprannominato “folletto del deserto” nel Nord Africa dove vive, per la sua rapidità nell’apparire e scomparire nelle tane sotto la sabbia dove passa le giornate al riparo dal caldo torrido. E’ parente dei cani, di cui ha il comportamento amichevole verso l’uomo, ma è più vicino alle volpi per le grandissime orecchie che gli servono per disperdere il calore e udire meglio. E’ l’animale rappresentativo dell’Algeria.
Ben più piccolo ancora è il topo canguro Microdipodops pallidus che abita i deserti americani della California e del Nevada, e salta come un canguro con zampe da uccellino