I miei articoli

L’anello di re Salomone

by 5 Febbraio 2013

 

l'anello di re salomone

Questo saggio scritto nel 1967 dal celebre etologo austriaco Konrad Lorenz, narra gli episodi della propria vita intrecciata a quella di molti animali allevati ed osservati da lui, facendo capire l’importanza dell’istinto e dell’apprendimento. Le intelligenti creature mostrano in varie occasioni di avere esse stesse una coscienza ed una consapevolezza, che le portano a riflettere prima di prendere una decisione che pone in conflitto i comportamenti codificati, utili ma non sempre adeguati, con quelli che derivano dall’educazione.

Leggendo le appassionanti vicende, possiamo renderci conto di quanto anche noi abbiamo molto spesso questo tipo di scelta da fare ma, non sapendo vedere e comprendere dove sta il sottile confine fra l’uno e l’altro, spesso subiamo pesanti condizionamenti, convinti invece di scegliere liberamente. In particolare, il capitolo “armi e morale” ci può guidare in una riflessione importante per capire come  agire per ottenere una vera pace fra persone e fra popoli. Le più aggiornate discipline di psicologia strategica utilizzano con efficacia questo tipo di atteggiamento.

Osservare la natura permette di comprendere molte cose, acquisire consapevolezza e diventare più autonomi, procurandoci al tempo stesso un grande piacere.

 

La storia infinita

by 5 Febbraio 2013

la storia infinita

Il libro del 1979 di Michael Ende, lo scrittore tedesco vissuto per diversi anni in provincia di Roma, è un romanzo per ragazzi ma bellissimo anche per qualsiasi adulto. Rivela una conoscenza molto sottile della vita e dell’animo umano, con ciò che c’è da sapere sul potere dell’immaginazione e della parola. Nella prima parte si evidenzia il loro ruolo fondamentale per capire la propria vera natura. Saperla poi realizzare è fondamentale non solo per se stessi ma per il mondo intero. Occorre grande coraggio e chiarezza.

Nella seconda parte compaiono i pericoli di ogni posizione di potere. Raramente chi ne ha una qualsiasi forma, la sa usare bene. Per questo occorre una grande consapevolezza, che matura lentamente. Quando, come nel caso del protagonista del libro, si possiede all’improvviso una supremazia, si rischia di provocare con quella la propria e altrui rovina. Suprema saggezza è quella dell’imperatrice di Fantasia, dove si svolge la vicenda: lei che ha tutti i poteri non li usa mai, se non in casi di assoluta necessità.

I personaggi originali ed il modo in cui è condotta la vicenda, oltre ad essere appassionanti fanno capire molto bene cosa avviene quando c’è o non c’è coraggio e chiarezza interiore. Saper credere fino in fondo al “meraviglioso” richiede d’essere esploratori coraggiosi, ma anche profondi conoscitori dei propri punti di forza e di debolezza. Si capisce che la ricerca non termina mai e che in ogni momento si rischia di sbagliare. Se ci si accorge dell’errore, però, questo si trasforma in un utilissimo punto di riferimento.

In un secondo libro, perché in uno sarebbe stato troppo, Ende avrebbe potuto far conoscere anche il rovescio della medaglia, senza far piombare nella disperazione. Il prezzo che si paga in termini sociali, quando si procede soli sulla propria strada è molto alto, ma sarebbe giusto sapere che si può affrontare, se si continua ad aver ben chiara la propria meta. Non ho trovato nessun libro che narri questo, ma andrebbe scritto.

 

Il buio oltre la siepe

by 5 Febbraio 2013

il buio oltre la siepe

 

Il libro ha come titolo originale “to kill a mocking bird” ed è stato magistralmente scritto da Harper Lee, avvocatessa vincitrice del premio Pulitzer nel 1960. Il romanzo ha come io narrante una bambina ed evidenzia quanto il punto di vista infantile, se da una parte è spontaneo e ben disposto, dall’altra è anche facile alle irragionevoli paure provocate dalla mancanza di conoscenza. Il terrore verso un giovane uomo debole di mente, impedisce ai due bambini protagonisti di ricambiare la delicatezza dei gesti che il poveretto compie in loro favore. La mancanza di attività appariscenti da parte del padre, avvocato dal grande cuore e dalla limpida coscienza, lo fa apparire agli occhi infantili, meno interessante rispetto ai camionisti, ai meccanici e ai contadini.

Il titolo italiano del libro “il buio oltre la siepe” mette in rilievo i pregiudizi e le paure di ciò che si trova oltre il confine del proprio piccolo mondo. Vi ha grande rilievo la vicenda di un giovane nero, accusato ingiustamente da una ragazza povera ed ignorante che si era invaghita di lui, di averla picchiata e stuprata. È sostenuta nella sua menzogna dal padre sfaccendato, violento e razzista. A niente serve la dimostrazione del contrario da parte dell’avvocato difensore. Il senso di colpa dell’accusatrice, per aver desiderato una persona che la società bandiva e aborriva, aggiunto alla frustrazione per essere stata respinta e le minacce del padre che l’aveva sorpresa, l’aveva portata a voler distruggere chi sarebbe stato sempre la prova della propria grave trasgressione ai tabù sociali.

Dal libro è stato tratto il film, recensito nell’apposita sezione. La capacità di comprendere l’animo umano anche quando diventa davvero molto difficile, è ancora più ammirevole in questo libro scritto negli anni cinquanta.

 

Animali al rogo

by 5 Febbraio 2013

animali al rogo

Questo saggio è stato scritto da Edward Payson Evans (1831-1917), studioso che, a proposito degli animali nel rapporto con l’uomo ha scritto ben tre libri. Quello in questione, pubblicato nel 1989 dagli Editori Riuniti, ha come sottotitolo “storie di processi e condanne contro gli animali dal Medioevo all’Ottocento”. Infatti, per quanto la cosa abbia per noi oggi dell’incredibile, veri processi in tribunale, con tanto di avvocato difensore e notifiche scritte agli imputati, sono stati numerosi. Condanne all’esilio, alla maledizione, all’impiccagione o al rogo sono state eseguite contro insetti, vermi, mammiferi che avevano danneggiato le proprietà umane o ucciso bambini ed adulti. Gli atti dei processi sono conservati negli archivi delle diverse città del mondo, Italia compresa.

Da simili fatti si comprende quanto l’uomo, convinto di ragionare lucidamente, non faccia che travestire di razionalità impulsi ed istinti che, proprio perché non riconosciuti come tali, tutt’oggi continuano a far commettere assurdità, diverse semplicemente nella forma. In un certo senso, potrebbe sembrare che un tempo si avesse degli animali una ben maggior considerazione rispetto ad oggi, dato che erano trattati allo stesso modo delle persone. In realtà è molto difficile valutare un simile comportamento, soprattutto considerando che anche gli oggetti subivano processi e condanne. Si tratta di atti psico-magici ed hanno validità come tali.

 

Lungo cammino verso la libertà

by 5 Febbraio 2013

 

nelson mandela LEG

Questa auto-biografia di Nelson Mandela, pubblicata nel 1995, parla della sua incessante lotta insieme a tanti compagni contro la segregazione razziale iniziata nel 1948 e terminata nel 1993 in Sudafrica.

Come sempre succede, i pregiudizi di qualsiasi tipo hanno come principale alimento l’ignoranza e la volontà di restare nell’ignoranza. Una parte di questo stato di cose era dovuta anche alla lingua, l’afrikaans, parlata dai boeri, gli abitanti bianchi di ceppo olandese che avevano portato all’apartheid. Molti di loro, infatti, non sapevano né l’inglese – la lingua ereditata dagli abitanti discendenti dai colonizzatori britannici- né le varie lingue degli africani neri. Questo impediva loro di conoscere altro che le versioni intolleranti e razziste dei fatti, che alimentavano la paura e la conseguente durezza repressiva nei confronti di chi aveva la pelle scura.

Dopo ventisette anni di prigionia, Mandela ed i compagni erano stati rimessi in libertà, grazie alla loro perseveranza e alle pressioni mondiali verso il governo. Eppure, proprio quando chi era al potere aveva finalmente deciso a dialogare con gli antichi nemici, la violenza era esplosa a causa di quegli africani neri che erano contrari alla convivenza pacifica con i bianchi. Così, invece di sostenere i propri simili, gli estremisti neri hanno compiuto sanguinosissimi attentati verso di loro, restando impuniti da parte dei governanti bianchi, non del tutto convinti della possibile pace.

Accade purtroppo da sempre, che i peggiori nemici si trovino fra coloro che dovrebbero essere alleati, per l’incapacità di saper smettere al momento giusto le rivendicazioni e passare agli accordi, per l’incapacità di riconoscere le ragioni altrui, per l’incapacità di riconoscere i propri limiti ma anche il proprio valore.

Solo l’incrollabile convinzione di Mandela nella possibilità di convivenza civile ha infine portato ai risultati ormai noti.

A questo proposito, vedere la recensione del film INVICTUS.

 

Le armi della persuasione

by 5 Febbraio 2013

le armi della persuasione

Libro di Robert B. Cialdini. Le raccomandazioni, i divieti, le ingiunzioni e le punizioni, funzionano ben poco se si vuole ottenere un comportamento coscenzioso da parte delle persone. Occorre persuaderle, convincerle portandole a capire per conto proprio che agire in modo responsabile dà più soddisfazione, perché accresce l’autostima. Molti confondono l’autostima con la presunzione o l’arroganza, mentre è esattamente l’opposto. Chi ha davvero una buona opinione di sè tende ad essere comprensivo ed empatico, capace di ascoltare e pensare che il bene comune sia buono anche per la propria soddisfazione.

Per arrivare a questo occorre fare un cammino educativo, un grande lavoro interiore e conoscere come funziona l’animo umano aiuta molto.

Un libro interessante sul tema è stato scritto da Robert Cialdini alcuni decenni fa. Esempi illuminanti mostrano come le persone siano disponibili a comportamenti virtuosi, purché guidate da chi ha grande consapevolezza ed autocontrollo, ovviamente. L’educatore deve prima essersi educato, conoscere se stesso, le proprie debolezze quanto i punti di forza. E’ un lungo percorso ma vale la pena di farlo.