I miei articoli

Alberi monumentali dell’Abruzzo, provincia di Teramo

by 6 Giugno 2009

Castagno di Morrice

Nel centro della città di Teramo, dietro la pinacoteca della villa comunale, c’è un altissimo PINO D’ALEPPO (circa 30 metri) che sovrasta tutti gli altri alberi con la sua chioma vaporosa. Il tronco ha una circonferenza di circa 5 metri e l’età può essere intorno ai due secoli. Questo tipo di pino, caratteristico del Mediterraneo, si riconosce dagli aghi relativamente sottili e corti, rispetto a quello domestico, dalla chioma più vaporosa e tondeggiante anche in età avanzata e dalle pigne relativamente piccole e affusolate.

Prima di raggiungere Roseto degli Abruzzi venendo da Nord lungo l’Adriatica, al km 414 VI, c’è un distributore IP con un ampio piazzale, dietro il quale ci sono campi che ospitano un OLIVO SELVATICO di forse 500 anni, alto 7 metri e con una circonferenza di circa 8 metri nel tronco spaccato. La chioma è sorretta da catene, ma ancora bella. Il raccolto di olive (più piccole e saporite di quelle comuni), è buono.

Venendo dalle Marche (Acquasanta), arrivati al bivio per Morrice, invece di svoltare per entrare in paese, farlo dalla parte opposta e fermarci, dopo circa 100 metri, quando si vede sulla sinistra una stradina sterrata in salita. Imboccarla a piedi e, dopo pochissimo, percorrere alcuni metri del sentiero sulla sinistra dove, sul ciglio a sinistra, c’è un MELO che potrebbe avere 100 anni (moltissimi per un albero da frutto). La circonferenza del tronco è di circa 2 metri e l’altezza di 4 o 5.

Salendo di nuovo 200 m. circa per la stradina sterrata, si raggiunge un punto in cui c’è uno slargo con pendenza più modesta. Continuando ancora qualche metro a sinistra , si vede un enorme CASTAGNO di forse 500 anni, con la circonferenza del tronco di 13 metri ed un’altezza della parte legnosa antica, di circa 5 metri. Sembra una montagna di legno con grotte e pinnacoli.

 

alberi monumentali della Basilicata, provincia di Matera

by 21 Maggio 2009

quercia di Grottone

 

Circa 4 chilometri prima di Montescaglioso, venendo da Ginosa, c’è l’Agriturismo Oliveto. Quasi un chilometro più avanti, sulla destra una strada sterrata porta ad un PINO D’ALEPPO di forse 200 anni col tronco dalla circonferenza di circa 4 metri e l’altezza di 25, che si biforca a circa 4 metri da terra. Questo tipo di pino, che sopporta meglio di tutti la siccità, ha gli aghi più sottili del pino domestico, le pigne affusolate ed i rami che partono più in basso nel tronco.

Uscendo dalla superstrada Matera-Potenza in direzione di Tricarico, si vedranno molte querce. Arrivati in paese, oltrepassarlo in direzione della campagna per circa 4 chilometri. Si vedrà, accanto ad una casa sulla sinistra, una grande QUERCIA roverella di almeno 300 anni. Continuando e prendendo la direzione verso il “bed and breakfast” si troverà dapprima una casa sulla destra e, circa un chilometro più oltre, un’altra sulla sinistra. Quella zona si chiama Grottone. Chiedendo il permesso ai proprietari, si potrà salire attraverso il campo per arrivare dopo qualche minuto in un boschetto dove, su una radura vive una QUERCIA roverella di 600 anni, tronco dalla circonferenza di 6 e altezza 19. Nonostante abbia perso molti rami è ancora molto suggestiva.

 

Alberi monumentali della Basilicata, provincia di Potenza

by 20 Maggio 2009
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castagno di Lagonegro

A Lagonegro, uscendo dalla cittadina in direzione del cimitero, anziché salire nella sua direzione, continuare diritti. Sulla curva si vedrà un antichissimo CASTAGNO, detto “della critica”. Non solo è svuotato, ma è ormai quasi diviso in due, formando così un suggestivo portale verso il boschetto sottostante. La circonferenza è intorno ai 9 metri.

Prima di arrivare al laghetto di Sirino, appena si entra nel territorio del comune di Nemoli, lungo il lato destro della strada si vedono due magnifiche QUERCE CERRO di cui una ha la circonferenza del tronco di almeno 4 metri. Quella zona è chiamata “passo dei cerri” proprio perché ricchissima di questi alberi dalle foglie lobate più strette ed incise di quelle delle altre querce, oltre che dalle ghiande col cappuccio ricciuto.

A Lauria Superiore, in piazza dell’olmo c’è un grandissimo PIOPPO NERO della possibile età di 150 anni. Il tronco ha una circonferenza di oltre 6 metri e l’altezza è di circa 35. I pioppi crescono molto in fretta e per questo diventano giganteschi in poco tempo. Sono fra gli alberi più grandi che abbiamo in Italia, insieme ai platani ed ai faggi. Crescono dove c’è abbondanza d’acqua e possono vivere fino a 300 anni.

Andando verso Castelluccio da Lauria, poco prima di arrivare ad un’area chiamata Pino Loricato, lungo la strada si vede un bel CASTAGNO dalla circonferenza del tronco di circa 4 m ed una possibile età di 200 anni. La forma è quasi del tutto integra

 

Alberi monumentali della Calabria, provincia di Catanzaro

by 15 Maggio 2009

sughera di Feroleto antico

 

Nel centro di Serrastretta c’è un bel BAGOLARO col tronco dalla circonferenza di circa 4,5 m e l’altezza di 18. Può avere 200 anni di età. Quest’albero si riconosce per la sua bella sagoma anche in inverno, dato che i suoi moltissimi rametti secondari gli danno una forma a soffione. Questo esemplare non ha la forma piena come altri ma è comunque molto bello.

Arrivando alla bella Feroleto Antico dall’alto, all’interno di un tornante si trova una magnifica QUERCIA SUGHERA con tre tronchi, per una circonferenza di 6 metri. L’età può essere di 150 anni.

 

Alberi monumentali della Calabria, provincia di Cosenza

by 14 Maggio 2009
castagno di Grisolia

castagno di Grisolia

 

Dal paese di Grisolia, andare in direzione del cimitero, oltrepassare la stradina che vi sale, continuando invece in avanti. Dove si trova uno slargo con una fontana nel mezzo, continuare per la strada più a destra e salire, entrando in un boschetto fino a che si trova un gruppetto di case con la scritta “al monte”. Qualche metro più avanti, sulla sinistra si vedono tre CASTAGNI giganteschi, di cui uno, della possibile età fra i 500 ed i 1000 anni, ha la circonferenza di 12 metri. E’ completamente cavo e relativamente basso perché probabilmente in passato era trattato a ceduo, vale a dire che gli tagliavano i rami ogni 10 anni. E’ una meraviglia.

Vicino a Camigliatello Silano, sul massiccio della Sila a 1270 m slm si trova la riserva dei Giganti della Sila. E’ una zona recintata, visitabile all’interno ma che anche girandole intorno permette di vedere esemplari che hanno anche 350 anni di età di PINO LARICIO, una varietà di pino nero endemico della Sila, della Sicilia e della Corsica. Gli aghi sono di un bel verde che tende al blu e l’aspetto ricorda il pino cembro. I tronchi hanno circonferenze di più metri e raggiungono l’altezza di oltre 40 metri. Qui ce ne sono oltre 50.

Fuori dall’ingresso della riserva, vicino agli edifici c’è un ACERO MONTANO dalla circonferenza di circa 5 metri ed un’altezza di 20. Lo si riconosce dalla corteccia chiara a scaglie e dalle foglie palmate. Nella zona si trovano molti ontani e anche pioppi grigi, alberi che vivono dove c’è molta acqua.

A Colosimi, nel centro della piazza di paese c’è un OLMO CAMPESTRE col tronco dalla circonferenza di 5 metri ma dall’altezza drasticamente ridotta dal taglio impietoso dei rami.

Andando da Colosimi verso Soveria Mannelli, lungo la strada si trovano una chiesetta ed una cappellina gialle. Dal prato che scende di fianco emerge la sagoma di un bel CASTAGNO col tronco dalla circonferenza di circa 5 m, della possibile età di 150 anni.

A Rogliano, in via Altomare, 103, nella tenuta Bocchineri, una magnifica QUERCIA ROVERE di oltre 200 anni è il vanto della zona con la sua chioma integra del diametro di 25 metri, un fusto con circonferenza di 4,5 metri e un’altezza di 28. Nella tenuta si trova un piccolo museo della civiltà contadina, una casetta su un albero e altre piacevoli sorprese.

 

 

Alberi monumentali della Calabria, provincia di Crotone

by 13 Maggio 2009

 

A Montagnapiana ci sono vari alberi monumentali, andando verso la villa-giardino del prof. Tallarico che, nell’ottocento aveva arricchito i luoghi di alberi esotici. Ai piedi del paese ci sono anche due monumentali FICUS del genere hevea brasiliensis, da cui ai tropici si estrae la gomma.