IL RISO E LA RISATA
Il riso è un’ottima medicina, sia in senso figurato (l’atto del ridere) che in quello fisico (i chicchi di riso cucinati).
Il cereale, di origine asiatica e portato in Europa prima del medioevo, è il più digeribile fra tutti. Per questo è consigliato ai malati, specialmente a quelli dell’intestino, da cui viene assimilato con una facilità superiore agli altri. Dato che non contiene glutine (presente invece nel frumento) è ottimo anche per i celiaci. Nel caso di malattie esotiche come l’ameba, che si prende bevendo acqua inquinata, una dieta stretta di riso è migliore di qualsiasi medicina. Così è per altre malattie. Il suo apprezzamento da parte dell’intestino è particolarmente importante perché è quest’organo che lavora al sistema immunitario. Chi è esposto alle infezioni se ne ricordi.
Il riso viene assorbito con gradualità, così che dà energie per un tempo molto più lungo di altri alimenti. Gli zuccheri prodotti dall’amido di riso garantiscono la durata della prestazione, quelli dello zucchero vero e proprio, solo lo sprint.
Dato che contiene poco sodio e molto potassio, assorbe l’acqua in eccesso nei tessuti, con vantaggi per la bellezza e la salute.
In passato, quando i cibi “bianchi” erano considerati più raffinati e le conoscenze scientifiche erano più ridotte, il riso quanto il frumento e lo zucchero, invece di essere lasciati il più possibile integri, con la loro buccia bigia, glie la si toglieva. E’ però nella buccia che si trova buona parte delle sostanze benefiche ed anche del gusto. Dunque, un riso nutriente, saporito ed anche piacevole da sentire sotto i denti è quello integrale, a cui sia stata tolta solo la buccia più dura ed indigesta.
Il rischio di buttare via il meglio c’è anche nel modo di cucinarlo. Va messo a freddo in una pentola (possibilmente con fondo spesso) e ricoperto d’acqua che lo oltrepassi di un centimetro se è riso che si cuoce in 20 minuti. Per quello integrale ce ne vuole di più. Appena inizia a bollire, si abbassa la fiamma e si lascia cuocere fino a che l’abbia completamente assorbita. Per le persone attente sarà facile non lasciar oltrepassare questo momento, che darà un riso squisito, anche se condito con semplice olio e delle erbe.
Le qualità medicinali del riso figurato, cioè l’atto del ridere, sono eccellenti e da accompagnare al cereale. Niente eguaglia la risata nello sbloccare le situazioni più pericolose e drammatiche. Anche la qualità del ridere va però ricercata. Un riso svuotato dei suoi migliori contenuti è un grande spreco.