Bonobo: società al femminile
Presso i nostri più prossimi parenti nel genere animale, le scimmie, vivono due specie simili nell’aspetto ma molto diverse nel loro comportamento. Sono da una parte gli scimpanzé, notoriamente aggressivi, che vivono comunemente in Africa centro-occidentale e dall’altra i bonobo decisamente pacifici, che abitano soprattutto in Congo. Entrambi sono molto intelligenti, utilizzano utensili, sono capaci di imparare a capire il nostro linguaggio, di rispondere alle nostre domande, di esprimere pensieri e sentimenti utilizzando simboli e figure. Non possono parlare solo perché non hanno i mezzi fisici ma sanno trasmettere insegnamenti complessi ai figli e ai compagni. Possiedono dunque una cultura notevole, usano un vero linguaggio come i cetacei e le are (pappagalli Brasiliani) e non solo dei suoni generici.
La loro vita sociale ha come riferimento principale un maschio dominante per gli scimpanzé e una femmina per i bonobo. I primi hanno comportamenti conflittuali che arrivano a vere e proprie guerre fra gruppi diversi, mentre i secondi passano buona parte del tempo in attività gratificanti, prendendosi cura gli uni degli altri come lo spidocchiamento, le grattatine o il sesso in varie forme, che viene praticato spesso al di fuori dei periodi di fertilità. E’ così che rafforzano le amicizie e allentano le tensioni, mentre quando le femmine sono nel periodo dell’estro diventano molto selettive nei confronti dei maschi e scelgono quelli che ritengono più idonei a diventare padri dei loro figli. Le effusioni anche omosessuali permettono di appianare i contrasti, lenire le sofferenze, favorire la risoluzione dei problemi e la collaborazione. Dopo la nascita i piccoli vengono allattati per tre o quattro anni, durante i quali la madre ha rapporti erotici senza essere fecondata e solo dopo lo svezzamento torna fertile. I bonobo sono più piccoli, col pelo e il muso più scuro degli scimpanzé, le labbra rosa. Entrambi sono onnivori, ma mentre i primi cacciano molto, i secondi lo fanno solo occasionalmente e, passando più tempo sugli alberi, si nutrono maggiormente di frutti, semi e foglie. E’ possibile che i bonobo abbiamo sviluppato sensibilità, empatia, altruismo e gentilezza anche grazie alla maggiore facilità nel procurarsi il cibo, visti i loro gusti vegetariani. Oltretutto le sostanze contenute nelle piante hanno effetti tendenzialmente calmanti su chi le mangia. Come sempre, tutto si tiene.
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