Cindarella man
Questo film del 2005 di Ron Howardcon Russel Crowe e Renée Zellweger) è la storia vera del pugile James Braddock che negli anni ’30 a New York vive molto poveramente con la moglie e i tre figli durante la Grande Depressione. La frattura di una mano lo fa escludere dalla professione e lo costringe allo scarso, malpagato e pesante lavoro come scaricatore di porto. La fortuna gira quando la malattia di un campione alla vigilia di un importante incontro lo fa ricercare come sostituto. Vince contro tutti i pronostici e ricomincia una straordinaria carriera, sostenuta dall’amore incondizionato della moglie e dei figli, ma anche dalla fiducia del suo allenatore. James Braddock diventa un simbolo di riscatto per tutti i poveri e il titolo del film, “uomo cenerentola” è il soprannome che gli hanno dato e che illustra bene il sentimento popolare. Il film, oltre ad essere molto bello è incoraggiante, ma evidenzia anche un aspetto di rilievo nelle parole che usa l’allenatore per sostenerlo. Infatti, mentre gli incitamenti generici sono deboli e, a volte, irritanti, hanno grande effetto quelli che evocano qualcosa di preciso, di inconfutabile, come ad esempio: “chi ha battuto il tale in quell’incontro che tutti davano per perso? Chi ha vinto quel match contro il talaltro in quell’occasione memorabile?” Dato che la risposta è sempre James Braddock, lui ne può trarre subito energia, attingendo dalla memoria la gioia e la spinta che vi è immagazzinata. Ricordiamocene tutti, quando dobbiamo affrontare le difficoltà.
Dello stesso autore è Apollo 13