Cosa piove dal cielo
Questa commedia seria argentina di Sebastian Borentsztein del 2011 racconta di un burbero negoziante di ferramenta, Roberto (Ricardo Darin), tutto chiuso nella propria vita, che un giorno si imbatte in un giovane cinese (Ignacio Huang) appena derubato da pseudo tassisti. Il poveretto che non parla per niente spagnolo, è appena arrivato dalla Cina in cerca di uno zio di cui ha perso le tracce da anni salvo l’indirizzo, ormai non più valido. Roberto cerca di aiutarlo ma le ricerche sono destinate a protrarsi e, non avendo cuore di lasciare il ragazzo per la strada, lo ospita a casa sua. Quando con l’aiuto di un cinese residente che fa da interprete, scambia qualche informazione col suo ospite, Roberto scopre una straordinaria coincidenza che lo fa meditare sul senso delle assurdità che capitano.
In questa storia, come nella vita, ciò che delle persone non sceglierebbero mai di fare, lo fanno per intervento dell’imponderabile, che si insinua in una fessura della propria corazza, come una pianta che cresce sull’asfalto, il cemento, le pietre, nobilitandole. A volte, aiutare le circostanze a cambiare qualcosa di cristallizzato, può essere la soluzione all’impossibile.