Foreste sottomarine: le alghe kelp giganti
Sui fondali rocciosi lungo le coste occidentali del Sudafrica e di altri mari freddi, si radicano le foreste di alghe kelp giganti, Macrocystis pirifera, che si chiamano così per i frutti a forma di piccole pere. Hanno steli alti molti metri, cavi e pieni di gas, per mantenersi ben diritti verso la luce da cui traggono l’energia per la fotosintesi necessaria al loro nutrimento, compiuta dalle foglie a forma di nastri carnosi. Crescono anche di sessanta centimetri al giorno, come certi bambù. Per chi si avventura sott’acqua, lo spettacolo delle grandi piante che dondolano al ritmo delle correnti, coi pesci che sembrano volare fra le fronde, si imprime nei ricordi fra i più belli.
Così come i boschi di terraferma rallentano il vento, quelli sottomarini attutiscono la forza delle onde, danno ossigeno alle acque e all’aria, offrono rifugio e cibo a molti animali. La violenza delle correnti ne recide continuamente gli steli e le foglie, che arrivano sulle spiagge e formano grandi mucchi scuri, perché le kelp sono alghe brune, adatte a catturare anche i raggi di sole più deboli. Dalle spiagge vengono brucate da animali terrestri o raccolte dagli uomini per nutrirsene, curarsi, farne concime o utilizzarle per molti altri scopi pratici.
Un altro articolo sulle alghe lo trovate qui.