Frutti di legno, belli come fiori (seconda puntata)
In certi autunni, sotto le chiome dei cedri del Libano, dei deodara o dell’Atlante, si trovano quelle che sembrano camelie o rose di legno. Sono le parti superiori dei loro frutti (coni), che si sono spezzate e sono cadute, mentre il resto è rimasto sui rami sfaldandosi. Lasciano cadere solo le scaglie e volar via i piccoli semi alati, che erano stati custoditi in ciascuno strato. Le conifere, che pure sono alberi generalmente molto grandi, hanno semi minuscoli.
La tsuga di origine canadese, con una chioma leggera e sempreverde fino all’autunno, quando i rami più esposti alla luce prendono un colore rugginoso, la troviamo in certi parchi storici ornata di minuscole pigne lunghe due o tre centimetri. Come le altre conifere, quando ha i semi maturi allarga le scaglie col bel tempo, per lasciar volar via i semi. Con l’umidità le richiude per proteggerli.
I cipressi di Lawson sono spesso molto belli, con una sagoma conica sempreverde e i grandi rami che dalla base del tronco si allargano per poi alzarsi formando un cono. Ornano i parchi storici e hanno frutti minuscoli, piccole sfere di meno di un centimetro di diametro, che aprendosi sembrano roselline.
Il Corylus colurna, nocciolo di origine turca, è relativamente difficile da trovare nei parchi ma i suoi frutti sono davvero di grande effetto, coi tentacoli lunghi, rigidi e graffianti.
L’ontano, che cresce vicino ai fiumi o comunque dove abbonda l’acqua, è l’unico albero deciduo (che perde le foglie in autunno) ad avere per frutti delle pigne, che comunque sono minuscole, lunghe al massimo due centimetri, su ramoscelli fragilissimi.
Anche il sempreverde eucalipto cresce dove c’è molta acqua nelle nostre regioni più calde e i suoi frutti sembrano sonaglini.
L’americana quercia rossa che in autunno dà spettacolo col suo fogliame colorato, ha per frutti delle grandi ghiande molto belle.
I tigli, dopo l’abbondante e profumata fioritura di maggio, portano ben presto minuscole sferette appese in gruppo ad un’ala che le fa volar via a volte già a giugno, ma altre volte solo a fine inverno.
Un precendente articolo sui bei frutti legnosi degli alberi lo trovate qui.
Uno sui frutti che sembrano di carta lo trovate qui.
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