Parco di villa Solaria a Sesto fiorentino
il bel gioco di forme e toni di colore
Un giardino o un parco, per essere davvero piacevoli è necessario che siano ben più di un insieme di piante e alberi. Hanno spazi aperti per cogliere l’insieme e altri chiusi per favorire il senso di intimità. Devono avere un buon numero di sempreverdi che mantengono delle “stanze” appartate anche in inverno, una varietà di forme e tonalità nelle chiome, oltre che differenti altezze, con un sufficiente spazio fra i vari alberi perché ciascuno possa essere distinguibile nelle sue caratteristiche, abbia colori diversi nelle cortecce e fioriture per il maggior numero di mesi possibili. Se poi il terreno ha differenti altezze e le panchine per sedersi a contemplare l’ambiente sono disposte in punti strategici, l’effetto è dei più felici. Tutto questo si vede nel giardino di villa Solaria a Sesto Fiorentino, che si può percorrere seguendo un viale sinuoso ad anello che sale e scende fino a ritornare ai due cancelli di entrata.
Il leccio monumentale
Ci sono alberi tradizionali nel paesaggio toscano come i lecci, di cui uno con una circonferenza di quattro metri e un signorile portamento, al centro di una “stanza” con muri di arbusti. Ma prima si incontra un grande platano nel mezzo di un amplissimo prato, con una panchina ai piedi del fusto da dove sedersi per guardarsi intorno e vedere l’insieme dei tanti alberi autoctoni ed esotici quali la magnolia sempreverde, cipressi, lecci, alloro, viburno, filirrea, photinia, lauroceraso, pini domestici, cedri, cipresso del kashmir, cipresso macrocarpa, tasso, ligustro, sequoia sempreverde, palma nana, olmo, pioppi grigi, tigli, ippocastano, platani, ornielli, cipresso da carta, albero di Giuda, robinia, farnia, scotano, ailanto.
La villa rinascimentale è attualmente una casa di riposo e si trova nella parte alta del parco da cui è separata, ma al suo spazio verde di sei ettari si può accedere liberamente, salvo nei giorni di vento forte o maltempo
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