Alberi belli in inverno
Nei mesi più bui dell’anno, i rami spogli degli alberi e il tono spento di vari sempreverdi mettono proprio tristezza. Ci sono alberi, però, che quando perdono le foglie sono addirittura più belli. E’ il caso del salice da vimini, che coi suoi ramoscelli fitti e sottili, color arancio o rosso riscalda l’umore di chi lo vede. Anche l’arbusto di corniolo della varietà Winter Flame fa lo stesso e così il corniolo bianco, il siberiano Cornus alba. Rami rosa molto belli sono quelli dell’Acer palmatum corallinum e per bordure di un rosso vivace come pochi c’è la Nandina firepower
A rompere la monotonia di certi sempreverdi, provvede la Cryptomeria japonica della varietà elegans, che in estate ha una chioma verde leggera e morbida ma col freddo prende una tinta rossa, sfumata in molti punti così da movimentare l’effetto. Cambiano colore anche le tuje: la varietà aurea nana diventa color bronzo, la danica si fa bruna e la Rheingold ha uno splendido tono dorato che in inverno diventa color bronzo. La thuja è detta anche Albero della Vita perché i suoi rametti contengono molta vitamina C e pare che il suo infuso venisse somministrato dai nativi americani ai marinai francesi che avevano lo scorbuto, dopo i lunghi viaggi compiuti senza mangiare cibi freschi. L’albero ha anche molte altre proprietà curative. Anche il cipresso di Sawara è molto bello, tutto dorato (Chamaeciparis lawsoniana, varietà filifera aurea)
In Messico cresce l’albero che da noi viene venduto come pianta d’appartamento, soprattutto a Natale è ed la Poinsettia o Euphorbia pulcherrima, che solo quando le giornate si accorciano tinge di rosso vivo le foglie intorno ai piccoli, insignificanti fiori, per segnalarli agli insetti impollinatori. Anche i colori della bouganville sono quelli di foglie intorno a fiorellini. Il motivo per cui di solito le piante prendono colori caldi dal giallo al rosso, è la lunghezza d’onda della luce in quei toni, che nel rosso è minima e può essere assorbita con maggiore facilità quando la luminosità è scarsa.
Ci sono anche alberi che, una volta spogli, mostrano una struttura molto bella, che vale quanto il colore. Uno è un grande albero molto comune, il bagolaro. Se non viene potato e gli si lascia mantenere la sua forma naturale, espande una chioma tonda e leggera come un soffione che, in un giardino, può prendere il posto più importante. Un albero dalle forme stupefacenti ma frutto di un’anomalia, favorita dall’uomo, è la Sophora japonica pendula che in estate si ricopre di foglie fitte come scaglie di un armadillo, mentre d’inverno rivela rami contorti come serpenti, che nell’assottigliarsi prendono la forma di piccoli archi perfetti. Questo albero non diventa mai molto grande e quindi adatto ai giardini con poco spazio.
Sono belle le betulle, col loro elegante fusto bianco e i ramoscelli rossi come gli amenti. Se il terreno è umido e nelle vicinanze c’è un corso d’acqua, è bellissimo anche il pioppo bianco, che però diventa presto molto grande, come la betulla e il bagolaro. Attenzione a calcolare le proporzioni.
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