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Conosci a fondo e sviluppa ciò di cui disponi già e di cui spesso sei inconsapevole,ma in cui risiede la possibilità di migliorare la tua vita senza danneggiare quella altrui!

Scuola mosaicisti del Friuli a Spilimbergo (PN)

dettaglio di mosaico contemporaneo della Scuola Mosaicisti del Friuli

 

Nella bella città di Spilimbergo, dove edifici storici medievali mostrano sulle loro facciate affreschi degni della loro nobiltà, già dal Cinquecento erano numerosi i terrazzieri capaci di realizzare pavimenti dai bei colori, spesso con motivi ornamentali pregevoli, detti “alla veneziana”. I mosaici di Aquileia e di Venezia avevano impresso in loro e in altri la passione verso l’arte pregevole e duratura che ha reso famose quelle città. Per questo, con l’intento di dare ai giovani delle promettenti possibilità di lavoro, nel 1922 venne fondata la Scuola Mosaicisti del Friuli, formando maestranze che ne hanno diffuso la fama nel mondo. Tre anni di studio a tempo pieno vengono passati da uomini e donne di ogni età fino ai quarant’anni, nelle aule che la domenica pomeriggio possono essere mostrate dalle guide ai visitatori, spesso già incuriositi dai colori brillanti dei mosaici che ornano le facciate di alcuni edifici cittadini.

 

Aula della scuola

 

Questa scuola, unica in Italia, è uno straordinario museo che espone più di ottocento opere, dove ci si stupisce davanti alla fantasia e alla capacità tecnica di mosaici che rivestono le pareti quanto della varietà dei pavimenti, di cui cambiano colori e i motivi ornamentali lungo i corridoi, le sale e persino i bagni. Vetro, marmo, pietra e altri materiali tagliati in tessere di dimensioni e forme differenti, nelle sempre nuove composizioni danno un’idea delle possibilità offerte dal loro sapiente utilizzo. Vengono a Spilimbergo da tutto il mondo per formarsi e portare ovunque l’arte che uguaglia la pittura negli effetti di chiaroscuro, nei colori e nei toni, ma la supera di gran lunga nella durata. E in tutto il mondo ci sono opere realizzate da chi si è formato qui.

Articoli su opere contemporanee in mosaico sono qui ,   qui ,   quiqui,

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Il mondo interiore è importante quanto quello che ci circonda. Ecco perché questo sito si occupa di entrambi.

 

Confidare o no i dispiaceri?

 

Quando si soffre per problemi esistenziali o di altro tipo, confidarsi con qualcuno fa bene, perché esprimere con le parole il proprio cruccio lo fa definire meglio, aiuta a capirlo e, di conseguenza a gestirlo. Usare le parole giuste è spesso difficile, ma è importante cercarle e affinarle fino a trovare quelle più adatte, perché nell’impresa si comincia a fare qualche progresso nell’elaborazione. Sono importanti anche per dare delle spiegazioni a chi ci è vicino, perché in caso contrario il proprio comportamento cupo o spigoloso può essere interpretato come malevolenza o cattivo carattere. Nascondere nel fondo di sé ciò che fa soffrire è controproducente e prima o poi si manifesta in modo improprio, magari riversandosi su qualcuno del tutto incolpevole. Naturalmente va evitato anche di opprimere gli altri con una valanga di negatività e il senso della misura deve essere sempre presente.

Chi si confida di solito non si aspetta un intervento risolutore da parte di chi ascolta, perché quasi mai questo è in grado di farlo. Desidera invece sentire solidarietà, magari del tutto silenziosa ma empatica. Purtroppo chi raccoglie la confidenza, a volte manca di tatto e dice cose che irritano, invece di lenire. Inoltre spesso ritiene sia suo dovere dare consigli, senza rendersi conto che potrebbero forse essere buoni per se stessi, ma quasi mai lo sono per chi si è confidato. Addirittura le raccomandazioni rischiano di assomigliare a delle ingiunzioni e nella foga di rendersi utili vengono fatte come se l’interlocutore fosse un incapace. Tanti passi ovvi sono già stati compiuti o lo saranno di sicuro da parte di una persona intelligente e sentirseli raccomandare è oltremodo irritante e offensivo. Se si ribella, come quasi certamente avviene, si sente però accusare di essere una persona impossibile, che si merita di soffrire. Così avviene una lite e facilmente una rottura dei rapporti.

 

In questo tipo di situazione il “consigliere” che desidera sentirsi utile, si sente frustrato e a sua volta offeso, senza accorgersi di essere stato invadente e inopportuno. Se si vuole essere d’aiuto a qualcuno che soffre, tutt’al più si possono dare informazioni tenendo conto della cultura, dell’età e della sensibilità del destinatario e nel darle è bene ipotizzare che ne sia già in possesso. Solo se si è veri esperti in una certa materia e chi si confida chiede esplicitamente un consiglio, è utile e opportuno darlo, altrimenti si aggrava la sofferenza. Tutti soffriamo ma se con delicatezza siamo solidali, ciascuno riesce a superare le difficoltà con le proprie forze e con le proprie modalità.

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Possiamo sbagliare un po’ meno?

 

Quante volte si finisce col litigare perché uno o ciascuno degli interlocutori, ode l’altro senza dargli retta? Questo perché in simili casi il giudizio su ciò che una persona sta dicendo, è già stato inconsapevolmente formulato da chi dovrebbe ascoltarlo, prima che il contenuto sia espresso per intero. In questo modo anche per le più chiare spiegazioni è difficilissimo farsi comprendere. Lo stesso succede alle parole scritte, che troppo spesso vengono lette frettolosamente una volta sola e rischiano di essere fraintese. Succede in molte occasioni, ma ancora più di frequente quando l’argomento è spinoso, suscita forti emozioni e comporta una responsabilità da assumere. Ben pochi accettano le proprie responsabilità, prima di tutto perché le confondono con le colpe. E’ invece importante distinguere le une dalle altre, perché la responsabilità è consapevole che tutti sbagliamo spesso e apre verso delle soluzioni, mentre la colpa condanna e chiude le vie d’uscita. Le persone più rigide, che danno giudizi drastici, sono quelle che meno colgono le differenze. Anche quelle aperte e disponibili, però, possono essere rigide su certi aspetti. Proprio perché sanno che le sfumature distinguono un valore da un altro, fanno fatica a cogliere delle soluzioni a portata di mano, se non sono espresse correttamente e perciò sembrano sbagliate. Come fare?

Ricordiamoci che le emozioni possono farci letteralmente perdere la testa e farci diventare incapaci di gestire le situazioni più semplici. Prendere abitudini mentali che aiutano a prevenire malintesi e liti è fondamentale e in questa pagina ce ne sono due fra quelle che chiamo “formule magiche” perché sono davvero molto efficaci.

 

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L’enigma di Einstein

 

L’Enigma di einstein è un romanzo del 2006 di José Rodrigues dos Santos, che ha il grande merito di spiegare in modo avvincente, con parole comprensibili anche dai profani, tante scoperte scientifiche del XX secolo, che conducono gradualmente a comprendere certi aspetti del funzionamento della vita micro e macroscopica. Il motivo di tanto impegno scaturisce, nella finzione romanzesca, da un manoscritto segreto redatto e cifrato dal grande fisico Albert Einstein, che i servizi segreti dell’Iran e degli Stati Uniti ritengono nasconda la formula di una bomba atomica realizzabile da Israele. Non riuscendo a decifrare le pagine rubate ad un fisico portoghese che aveva lavorato a stretto contatto con Einstein, si rivolgono a un famoso crittografo, di cui seguiamo le ricerche, i ragionamenti, i sentimenti. Ben presto l’uomo si rende conto che non di un’arma tanto distruttiva si tratta, ma della prova scientifica dell’esistenza di Dio. Per arrivare a una possibile risposta a una simile questione, seguiamo i diversi passi che la scienza e le religioni di ogni epoca e luogo hanno fatto per comprendere le leggi dell’universo e il senso della vita.

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Il ponte sul fiume Kwai

Film di David Lean del 1957. In un campo di prigionia giapponese della Birmania, durante la seconda guerra mondiale il britannico colonnello Nicholson, basandosi sulla convenzione di Ginevra si rifiuta di far svolgere lavori manuali ai suoi ufficiali per costruire un ponte sul fiume Kwai, ordinati dal colonnello giapponese Saito. Questo gli costa l’isolamento una una torrida celletta, da cui viene però liberato quando una festività patriottica dà al giapponese il pretesto per liberarlo salvando la faccia, non essendo riuscito nel suo intento. Il colonnello che per principio non aveva ceduto, vuole a questo punto dimostrare la superiorità britannica e costruire il ponte impiegando tutta la truppa per realizzarlo al meglio, dato anche il fallimento tecnico della costruzione fino a quel momento. L’orgoglio guida fino alla conclusione i lavori, ma l’imprevisto è in agguato. Fino a che punto è giusto seguire i principi? Si può chiamare fermezza ciò che raggiunge l’inflessibilità? L’orgoglio difende davvero l’onore? Sono le domande che pone questa storia.

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E’ importante far circolare idee propositive

 

Dopo il Covid i rapporti tra le persone sembrano peggiorati e così quelli tra le nazioni. Con il contributo di tutti, però, si può diffondere e rafforzare una mentalità maggiormente disposta a darsi da fare per trovare la soluzione migliore alle questioni, anziché quella più sbrigativa. E’ in questo modo che l’atmosfera si può rischiarare e favorire migliori rapporti tra umani e con l’ambiente. Questo indebolisce le possibilità di crudeltà, ingiustizie e guerre. Ampliando le proprie vedute grazie alla circolazione di argomenti nuovi, di soluzioni ingegnose, di vivacità mentale che arriva dai campi più disparati, questo può avvenire. Farlo da soli è faticoso e improduttivo, ma quando ciascuno si impegna almeno a diffondere anche grazie ad internet le idee più propositive e possibiliste, che vengano dall’arte, dalla natura o dalle persone, dà energia a se stesso e agli altri. Senza un tale nutrimento interiore le possibilità di migliorare la propria situazione quanto quella dell’ambiente che ci circonda si riducono. La noia e la mancanza di prospettive rendono le persone infelici e spesso cattive, danneggiando tutti.

Nelle varie rubriche di questo sito troverete tanti argomenti che ritengo utili oltre che piacevoli, per contribuire ad un mondo migliore. Quelle più sintetiche le metto sulla mia pagina Facebook. Spero che suscitino il desiderio di farli conoscere ad altri e quello di condividere con me le migliori idee che troverete in circolazione altrove.

Prima di tutto, però, vi prego di leggere gli articoli su come smettere di danneggiare gli alberi con quelle che vengono chiamate potature ma sono invece gravi mutilazioni che danneggiano la loro salute, oltre a imbruttirli e ad essere un cattivo esempio. Ci sono modi corretti di ridurre le chiome degli alberi e tanti modi sbagliati. Per imparare almeno gli aspetti essenziali ci vuole poco tempo. Gli alberi giusti, nel posto giusto e trattati bene sono una grande risorsa per il benessere nostro, degli animali e dell’intero ambiente. Tutto è collegato, anche quando non sembra e una buona comunicazione ben fatta è fondamentale.

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Benefici delle buone letture

L’albero della conoscenza – di Anna Cassarino

 

Leggere per proprio conto o ascoltare delle letture,oltre a darci piacere può davvero aiutarci a vivere meglio. La lettura ad alta voce ben fatta, ha in più il vantaggio di farci sentire meno soli, anche quando non viene da una persona presente accanto a noi, ma da un CD o dalla radio. Se è in forma di racconto, inoltre, viene capita e memorizzata meglio, perché tocca delle corde affettive, che le fredde spiegazioni sono incapaci di stimolare. Dato che il buonumore è determinante per la riuscita di qualunque cosa, dai pensieri alle azioni, ecco che i vantaggi di una lettura ad alta voce sono da tenere in considerazione particolare. Anche per facilitare il sonno, l’ascolto di una voce che racconta qualcosa di piacevole è determinante, perché fa reagire come i bambini a cui si racconta una favola per farli addormentare. Tutto questo influisce sulla salute, perché sposta l’attenzione da qualcosa di nocivo o comunque doloroso e favorisce il coraggio di prendere decisioni positive. Se la lettura è di racconti o romanzi che ci coinvolgono nelle vicende dei protagonisti, ci identifichiamo in loro che diventano un po’ come dei buoni amici o una famiglia che magari nella realtà non abbiamo. Se invece ci fa conoscere cose nuove e ci fa capire ciò che ancora aveva una forma indistinta, riceviamo una spinta interiore che ci vivifica. Un testo stimolante mette in moto le idee ed è molto utile per trovare vie nuove. Quindi MENO MEDICINE, PIU’ LIBRI in ogni età.

Ma come scegliere un buon libro e magari un bravo narratore o narratrice? A volte è molto difficile, ma possiamo fare una prova e vedere qual’è l’effetto. Se produce gioia, entusiasmo, voglia di fare altrettanto, buona disposizione verso gli altri, ci sono molte probabilità che faccia per noi e forse abbia anche delle qualità che si possano considerare buone per tante altre persone.

Il link alle recensioni di narrativa e di saggistica che aiutano a capire l’animo umano si trovano qui

I miei libri si trovano qui

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Musica energetica

Fatoumata Diawara – foto da africaexpress.co.uk

 

Ascoltare musica vivifica, ma ballare lo fa in un modo molto più profondo, perché coinvolge il corpo intero che si sintonizza col ritmo e, quando ci sono, con le parole, liberando la mente. Ballare anche da soli, possibilmente con gli occhi chiusi, è una cura straordinaria contro tutto ciò che ci trascina verso il basso. Ben diverso dal ballo per esibirsi, è un modo per esprimersi e sintonizzarsi con se stessi e l’ambiente attraverso il suono e il movimento. Occorre però la musica giusta per il nostro carattere e necessità e da you tube si può scaricare dopo aver trasformato con un’app il video mp4 in suono mp3.

Quando si vuole che alla bella melodia si abbini un ritmo ispiratore della danza in solitario, Fabiano do Nascimento offre quanto si cerca. Chitarrista originale di origine brasiliana, che ora vive fra Los Angeles e il Giappone, nella sua musica porta i diversi mondi con cui ha avuto fruttuosi contatti e di cui si sente il profumo. Qualche titolo: Foi boto, Astral Flowers, Forro Brasil, Ewe, Brasilerino

Omar Sosa è un pianista di origine cubana, ora residente a Barcellona dopo aver vissuto a Quito, Palma de Majorca e nella baia di San Francisco, dove ha inciso i suoi primi album di latin jazz. Qualche titolo : Tama tama, Transparent water

Chabuca Granda è stata cantautrice, poetessa e folklorista peruviana (1920-1983) che ci ha lasciato canzoni piene di pathos e una musica dal bel ritmo. Qualche canzone: Me he de guardar, Una larga noche

Virginia Rodriguez, straordinaria voce per canzoni su temi profondi, trattati anche in modo divertente e ritmo coinvolgente: Qualche titolo: Afreketé, Depois que ilé passar

Fatoumata Diawara, cantante, attrice, musicista di grande originalità di etnia maliana ma nata in Costa d’Avorio. Alcuni titoli: Ou yan yé, Yakandi, Kanou Dan Yen

Musica incantatrice viene dall’Etiopia con Getachew Mekurya (1935-2016) sassofonista e clarinettista. Qualche titolo: Ambassel, Muziqa Heywete

L’argentino Hugo Diaz (1927-1977) suonava l’armonica a bocca con notevolissima bravura e ritmi di tango e milonga, inserite anche nella colonna sonora di film. Alcuni titoli: Inspiraciòn, Melodia de Arrabal, Mano a mano e Milonga para una armonica

Omou Sangaré è maliana e canta basandosi sul genere wassolou, di antiche tradizioni africane. Alcune canzoni: Dily omou, Sira

Andy Palacio (1960-2008) è stato un musicista del Belize, attivista del popolo Garifuna e la sua cultura. Qualche titolo: Miami, Baba, Weyu Larigi Weyu

Per altri articoli sulla musica, vedere nel link ad Arte e Cultura

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