Autonomia delle piante 2
I vegetali sono gli esseri viventi più autonomi che abbiamo sulla terra, capaci di riciclare i propri rifiuti e anche quelli altrui, prendendo pochissimo dall’ambiente e dando, invece, tanto. Una prova in più di tali capacità, ci viene da un esperimento fatto in America. Nel 1960 David Latimer ha piantato alcuni semi in una damigiana, dentro cui aveva sistemato un letto di terra, dando loro acqua a sufficienza per crescere. Poi aveva sigillato tutto. Da allora le piante vivono lì dentro senza deperire, dato che producono da sole l’ossigeno per respirare e l’anidride carbonica da trasformare in linfa, con l’energia solare che le raggiunge attraverso il vetro della damigiana. L’acqua che assorbono dalle radici ed espellono come vapore dalle foglie, si condensa e ricade nel terreno, riciclandosi all’infinito. Le foglie che muoiono e cadono si decompongono in humus ed i minerali che contengono sono utilizzati di nuovo per essere integrati nella linfa prodotta dalle foglie.
La NASA progetta da tempo la possibilità di far crescere piante nello spazio, sfruttando le straordinarie doti che possiedono, per la sopravvivenza dell’uomo del futuro.
Gli alberi, ben più grandi e spesso longevi, moltiplicano queste doti, offrendo cibo, protezione ed ospitalità ad un gran numero di altri vegetali e animali indispensabili anche alle catene alimentari, oltre che alla salute e alla bellezza del mondo. Le loro radici, poi, mantengono il suolo compatto, impedendogli di franare e incanalando lungo i loro percorsi, l’acqua piovana verso le falde freatiche.
Se buona parte dell’umanità facesse lo sforzo di conoscere e comprendere quanto le piante siano meravigliose, dando loro la possibilità di vivere meglio, avremmo un mondo infinitamente più bello, più sano, più felice, contribuendo alla sostenibilità ambientale e alla qualità della vita.