Gli alberi notevoli di Pellizzano (TN)
L’aspetto attraente e forse anche il nome insolito dell’albergo Arcangelo, lungo la strada della val di Sole, appena prima di biforcarsi verso il passo del Tonale e Pejo, fanno desiderare di fermarsi a Pellizzano. Si attraversa il torrente in parallelo a un ponte pedonale di legno con un magnifico albero di noce ultracentenario alla sua estremità e subito ci si ferma nel piccolo parcheggio ai margini di un parco pubblico di meli secolari, di specie ormai rare. L’antico “brolo dei Bragheti”porta adesso il nome di Sama, che in trentino significa “vai piano” ma che in lingua araba e persiana vuol dire “ascolto”, anche nel significato di ascesa spirituale e di amore per la natura. E a fargli fede c’è un capanno di legno dalla porta sempre aperta, con la targa che lo qualifica come Piccola Biblioteca Libera, dedicata al medico e cultore della storia di Pellizzano, Franco Ambrosi. All’interno, su scaffali di fortuna sono in attesa molti libri portati da volontari che li mettono a disposizione dei lettori di passaggio, disposti anche a scambiarli coi propri che hanno già letto. Da anni ormai questa piacevole nuova abitudine importata dagli Stati Uniti permette ciò che le pur meravigliose biblioteche non possono concedere. Il capanno, che all’incirca ha l’età degli alberi intorno, era stato deposito degli attrezzi, pollaio, riparo per il guardiano del frutteto, come si usava un tempo. Due pannelli danno informazioni sulle varietà di mele che maturano sugli alberi, identificabili dal numero apposto su ciascuno, così che si possa riconoscerli e avere qualche nozione al riguardo.
Il parco ha come vicino un asilo nido che dimostra all’esterno l’attitudine creativa che lo distingue e, appena oltre, in un giardino privato un grande amareno regge fra i rami una casetta di legno per avventure infantili. “Paese dei bambini” si definisce Pellizzano, dove nella vicina piazza della Casa di Riposo una raffinata fontana di stile contemporaneo disegna nell’aria il profilo delle montagne, da cui all’estremità più bassa sgorga l’acqua in un grande vaso di pietra. La chiesa intitolata alla Natività di Maria, coi suoi affreschi e gli originali arredi rinascimentali, è attraente per chiunque cerchi la grazia e la bellezza e le case del borgo con tante parti in legno, fedeli allo stile della regione senza cedere alle leziosità, fanno privilegiare Pellizzano come base per visitare quanto di bello c’è da vedere in questa valle.
*************
Il mondo interiore è importante quanto quello che ci circonda. Ecco perché questo sito si occupa di entrambi.