Moglie a sorpresa
Film commedia di Frank Oz del 1992. Dopo i primi minuti in cui il film assomiglia ad altre commedie, prende una svolta interessante e inconsueta. Newton (Steve Martin) è un architetto molto razionale che ha costruito una bella casa con la speranza di sposare la ragazza di cui è innamorato fin da bambino, che però non lo corrisponde. Passa una notte con Gwen (Goldie Hawn), cameriera di un ristorante, a cui aveva confidato la sua delusione e parlato della casa. La ragazza, incuriosita, va al paese di Newton e fa credere a tutti, compresi i genitori, di esserne la moglie. Racconta episodi romantici e dà dell’uomo un’immagine molto più umana e interessante di quanto non sia. Quando lui arriva per mettere in vendita la casa, trova in tutti un atteggiamento molto favorevole nei suoi confronti, grazie alle bugie positive sul suo conto. Dunque sta al gioco e i rapporti umani migliorano in modo consistente. La vicinanza e la complicità influiscono ovviamente anche su Gwen e Newton e quando lei sembra tornata alla ragionevolezza, lui ha imparato a costruire bugie affascinanti che promettono un futuro a regola d’arte.
Varrebbe la pena di sperimentare questo tipo di bugie, giocando a deformare la realtà sugli altri in meglio. Potrebbe dare buoni risultati.
Il tema di quanto l’immagine di se stessi, anche se non vera, influenzi molto il proprio comportamento e poi la vita, è trattato in modo serio nel film Sommersby di Jon Amiel del 1993 e in Kaghemusha di Akira Kurosawa del 1980.