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NELSON MANDELA e i tribunali per la verità e la riconciliazione

by in Personaggi

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Nelson Mandela nato nel 1918, che ha passato in prigione 25 anni della sua vita a causa della lotta contro l’apartheid del Sudafrica, dopo esserne uscito nel 1990 è diventato nel 1994 il primo presidente nero del suo Paese. Insieme a De Klerk, che lo è stato prima di lui, nel 1993 ha avuto il Nobel per la pace.

Ciò che lo ha fatto brillare per saggezza è stata l’istituzione della commissione per la verità e la riconciliazione nel 1996, sotto la presidenza del vescovo anglicano Desmond Tutu Era necessario rendere giustizia a chi era stato vittima delle più terribili torture, repressioni, violenze ed uccisioni da parte dei bianchi. La cosa più importante emersa dalle discussioni fra Mandela e quelli che avevano subito i torti era il poter cambiare qualcosa nello stato d’animo delle vittime quanto dei carnefici. Questo si poteva fare verso i primi con la consolazione del loro dolore, non con la vendetta. Riconoscere la sofferenza delle persone è un buon modo per lenirlo. Per ottenere questo è necessario che i carnefici ammettano tutte le loro colpe e le descrivano, per rendersi conto appieno di quanto hanno fatto. Dato che, in cambio, i loro giudici sudafricani avevano deciso di non punirli, questo li aveva aiutati senz’altro a confessare.

L’ammissione dei torti commessi ha il potere di attenuare la sofferenza di chi è stato rinnegato attraverso le ingiustizie. Chi subisce un torto, infatti, vede calpestato un suo diritto e spesso la sua stessa esistenza. La presa di coscienza di quanto hanno fatto i colpevoli ha più valore di qualsiasi altra cosa per entrambe le parti. La negazione delle azioni, dei pensieri e dei sentimenti negativi genera nell’animo umano un rancore inestinguibile e prima o poi si traduce in qualcosa di molto pericoloso. I carnefici possono redimersi confessando i loro torti, per mettersi nelle condizioni di pentirsene, avendone preso coscienza. Nascondere in sé la violenza genera non solo tormento, ma anche la rovina dell’anima. L’istituzione della confessione che c’è nella religione cattolica ha questo significato, non il potersi alleggerire la coscienza a buon mercato.

Di fatto, però, è stato in Sud Africa che questo principio ha avuto applicazione significativa ed ufficiale. Per anni ci sono stati i processi che hanno permesso di digerire il grande peso che altrimenti avrebbe impedito una vera pacificazione. Questo ha fatto capire qualcosa in più su cosa succede nell’animo umano.

 

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