Piante che resistono alla siccità
Gli alberi attirano le piogge, grazie all’umidità che portano dal terreno verso l’aria e che poi richiamano, beneficiando altre piante ed il clima in questo scambio. Tuttavia, le alterazioni provocate da scavi, lo sterminio degli alberi, l’agricoltura intensiva, gli sprechi d’acqua sono ormai tali da mettere in crisi persino i fiumi. E’ dunque necessario piantare alberi capaci di sopportare la siccità.
Relativamente piccoli e sempreverdi come l’alloro o frugali ma alti come il bagolaro e, se il clima è abbastanza caldo, l’oleandro e l’olivo. Per il prato ci sono tipi di erba che hanno bisogno di poca acqua, come la gramigna a cui ne serve la metà, rispetto ad un altro tipo di prato. Inoltre, con i suoi rizomi che sprofondano fino a 3 metri, è ottima per consolidare le scarpate. Per quanto riguarda le piante, quelle con le foglie argentate e pelose sono poco esigenti. Rosmarino e salvia, lavanda e camedrio possono formare grandi cespugli molto belli, tutti con fioriture azzurre e lilla. Alloro, rosmarino, salvia e lavanda, fortemente aromatici hanno anche molte proprietà curative che potrete sperimentare. La gramigna ha eccellenti effetti risanatori sul sistema urinario, quando se ne beva il decotto.
Bei cespugli possono essere ottenuti col cisto dai fiori rosa, dall’erica arborea o dalla ginestra, particolarmente frugale e adatta a consolidare e arricchire i terreni. Forse meno virtuosi ma comunque adatti sono lentaggine ed il lauroceraso, sempreverdi o l’agnocasto, deciduo. La robinia e la mimosa, che perdono le foglie in inverno e sono entrambe straniere, resistono bene alla siccità. Il carpine, europeo, è adatto anche per le siepi. Il fico resiste persino ai venti salini. Il biancospino ed il mirto, con i loro delicati fiori bianchi ed i piccoli frutti sono molto consigliati. Il corniolo che fiorisce a marzo e dà piccoli ed ottimi frutti d’estate. Il corbezzolo sempreverde, coi fiori e frutti invernali è particolarmente piacevole. Per chi tollera l’odore del bosso, è solitamente un cespuglio che cresce molto lentamente, fino a diventare al massimo un alberello.
Piantare alberi europei sempreverdi avrà il vantaggio di mantenere quel poco di personalità locale che ancora rimane al nostro paesaggio. Il tasso, cresce lentamente, resiste benissimo all’inquinamento, accetta di buon grado anche di stare all’ombra. Se non avete bambini che possano mangiarsi le foglie velenose, è davvero un bel sempreverde. Se si vive in montagna il ginepro o il pino mugo sono adatti, mentre nei climi temperati del centro-sud Italia potrete ospitare dal leccio al mirto, dal lentisco al ligustro, dal corbezzolo al carrubo. In posizione riparata è bellissimo anche l’arancio amaro, che resiste meglio al freddo rispetto agli altri agrumi e farà un bell’effetto. Sono tutti alberi relativamente piccoli (salvo il leccio ed il carrubo), adatti a giardini contenuti, in modo che facciano ombra al giusto, abbiano piccole radici e foglie. Così potranno essere sempre ben visti anche dal vicinato poco comprensivo e, da sempreverdi, smaltiranno l’inquinamento anche d’inverno.