Piccole Biblioteche Libere
Le biblioteche sono una grande risorsa per mantenere alto lo spirito dei lettori, fornite come sono di libri di ogni genere e per ogni età. Hanno però il limite degli orari e dei giorni di chiusura, oltre al fatto che, per chi si sposta continuamente, diventa difficile restituire quelli presi in prestito, anche se all’interno di una provincia lo si può fare in una sede diversa da quella in cui li si sono ottenuti. Per chi viaggia, quando si acquistano nelle librerie c’è l’inconveniente del peso e dell’ingombro, che per i forti lettori diventa alla lunga un problema. Inoltre le biblioteche e le librerie non sempre si trovano nei piccoli centri.
Per fortuna, però, da molti anni si stanno diffondendo le Piccole Biblioteche Libere, che sono punti di scambio dei libri dove, senza limiti di luogo, di orario né di altro tipo, a parte il rispetto delle regole civili, si possono prendere e lasciare senza l’intervento di terzi. A volte si tratta di piccoli scaffali chiusi da ante e fissati alla parete di un edificio, altre volte è un chioschetto in un giardino pubblico, in un bosco, lungo una strada. Più raramente è una struttura dove c’è anche posto per sedersi. E’ buona norma che ci sia uno scambio ma si può prendere un libro rimandando ad un successivo momento e luogo la cessione di un altro. La maggioranza dei testi disponibili è fatta di romanzi, un po’ di letteratura per ragazzi e poca saggistica, ma quasi sempre la qualità è buona, anche perché di solito c’è una Pro-loco o un’associazione che si prende cura della selezione e della manutenzione. Qualche volta, cercando su Google Maps “Little Free Library” si viene indirizzati a un sito nelle vicinanze ovunque nel mondo, perché è stato negli USA (Minnesota) che nel 2009 ha avuto origine l’organizzazione senza scopo di lucro per rendere disponibili i libri anche a chi non può permetterseli. Da allora l’idea si è diffusa in tanti Paesi e ha una pagina su Facebook che ne facilita la conoscenza. Molti sono indipendenti anche da questa organizzazione ed è il motivo per cui nella maggioranza dei casi i punti di scambio si trovano a sorpresa.
Una postazione può favorire anche l’incontro fra persone come nel Parco Sama a Pellizzano (TN). Può dare maggiore fascino ad un luogo, come avviene nel prato all’imbocco del bosco di Cerri a Manziana (RM). Può diventare un pretesto per attività culturali più libere di quelle canoniche, imitando il Giardino della Valle di Cernobbio (CO) o il Giardino degli Angeli a Castel San Pietro Terme (BO) O ancora essere semplicemente una Biblioteca Libera di Quartiere come lungo la carrozzabile che sale a Potenza Picena (MC) oppure una Piccola Libreria di Strada, simile a quella nel centro storico di Sondrio. Le forme fantasiose sono un contributo in più alla piacevolezza della loro presenza.
Parlando di scambi librari occorre ricordare la Caccia al Libro, che da anni si svolge nel pomeriggio durante il programma Fahrenheit di Radio 3 RAI. In questo caso chi cerca un determinato volume non più reperibile in libreria, lo può richiedere in trasmissione e chiunque, in qualsiasi luogo d’Italia o del mondo lo possieda e accetti di separarsene, glie lo può inviare. A sua volta, ne potrà richiedere per sé. Questa è la versione più attuale e mirata di quanto era iniziato come Book crossing, idea nata in USA nel 2001 per far girare gratuitamente e in modo anonimo i libri lasciandoli singolarmente in luoghi pubblici su panchine, muriccioli o altro. Per avvertire che non erano abbandonati ma regalati, veniva inserita una scheda con un codice indicativo e l’invito a far circolare nuovamente il libro dopo la lettura, con la possibilità di seguirne il percorso di luogo in luogo, registrandolo su un apposito sito. Informazioni dettagliate si trovano in internet.
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