Alberi monumentali della Sardegna, provincia di Cagliari
L’Orto Botanico di Cagliari, oltre ad alberi interessanti ha zone archeologiche suggestive e ben integrate col giardino: una cisterna a damigiana, una cava, un pozzo. Alcuni FICUS MAGNOLIOIDES di 130 anni ombreggiano la ex cava che diventa, così un punto particolarmente fresco per ripararsi in estate ed un punto adatto a spettacoli. I ficus tropicali sono apprezzati sia in Sicilia che in Sardegna per i loro tronchi e rami spettacolari, oltre all’enorme cupola sempreverde. Hanno radici aeree che scendono dai rami fino a diventare tronchi che li sostengono e permettono loro di allungarsi notevolmente. Vicino al museo c’è una PHITOLACCA DIOICA di 130 anni, albero di origine argentina che ha la caratteristica di espandere enormemente la base del tronco, ha una circonferenza di circa 9 metri ad un’altezza di 130 cm e molto di più a livello del suolo. C’è un CARRUBO col tronco di circa 5 metri di circonferenza e un’età che si può presumere di 200 anni. E’ un sempreverde che cresce spontaneamente in compagnia degli olivi. Ha sessi distinti e le femmine danno frutti in forma di baccello marrone, con una polpa nutriente e commestibile, usata anche come surrogato del cioccolato. I semi durissimi ed estremamente regolari, un tempo erano unità di misura per i preziosi: i carati. Nelle vicinanze c’è una PALMA DA DATTERO il cui fusto ha compiuto curvature notevolissime alla ricerca della luce. Questo tipo di palma è il più diffuso a scopo ornamentale nell’Italia del centro-sud.
Nel giardino della Galleria Comunale d’Arte ci sono due FICUS MAGNOLIDES che insieme formano una grandissima cupola verde sotto la quale i fusti ed i rami hanno forme molto dinamiche.
A Sud di Capoterra, appena prima di Su Loi, all’estremità del quartiere residenziale Frutti d’oro si trova l’ EUCALIPTO CAMALDULENSIS DEHNS più grande d’Italia, con una circonferenza del tronco di circa 7 metri ed un’altezza di 30. Andando dalla piazza della chiesa in via delle capinere per poi passare nel viale di cipressi della proprietà privata, si potrà chiedere il permesso al custode per scendere fino all’estremità dove si trova il grande albero. E’ di quelli più diffusi in Italia, ma di origine australiana. In Sardegna si trovano molti eucalipti, piantati soprattutto all’inizio del ‘900 per combattere la malaria. Si credeva che gli oli balsamici di cui sono ricchi bonificassero l’aria. In realtà sono utili contro i disturbi respiratori, mentre gli alberi prosciugano i terreni paludosi e sono utili per rallentare il vento, molto presente sull’isola.
Prima di arrivare a Sadali, al km 21,600 della ss 198, su un lato si vedono una casa cantoniera ed una chiesetta, mentre sul lato opposto ci sono PIOPPI GRIGI della possibile età di 80 anni, col tronco dalla circonferenza di 4 metri e l’altezza di almeno 25. Sono una sorpresa nel paesaggio sempreverde di lecci, sughere e arbusti. Questa è una varietà che si presume un incrocio fra il pioppo bianco e quello tremulo. Le foglie hanno la forma del tremulo ma hanno la pagina inferiore bianca, mentre tronco e rami sono grigi. Dove ci sono pioppi c’è sempre abbondanza d’acqua e Sadali è la “città d’acqua” dove si trovano cascate, fontane ed un mulino molto belli.