Alberi monumentali della Lombardia, provincia di Lodi
Un po’ fuori dal centro storico di Lodi si trova il parco di villa Braila, sede della biblioteca ragazzi. Fra i molti alberi notevoli, quelli nelle migliori condizioni sono due grandi CEDRI DEODARA, dai tronchi col diametro di circa 5 metri e l’altezza di 36, un BAGOLARO dal tronco con circonferenza di circa 4 metri rivestito di muschio ed una QUERCIA FARNIA, circondata da cespugli e due CIPRESSI CALVI alti una trentina di metri. Bello anche un PINO DELL’HIMALAYA, con i suoi lunghi aghi glauchi. Il bagolaro, dalla corteccia grigia, ha per frutti delle ciliegine nere, farinose, mangiate dagli uccelli. La farnia ha le foglie lobate come le altre querce, ma col picciolo cortissimo ed una forma a clava. I cipressi calvi hanno foglioline sottili e morbide, color verde chiarissimo, che in autunno diventano di un magnifico fulvo, prima di cadere. Sono originari delle paludi della Florida, dove per respirare meglio, le radici sommerse dall’acqua fanno spuntare dei tronchetti verticali. Qui non ci sono, dato che crescono in un terreno asciutto.
Poco lontano, nel mezzo del viale Agnelli, uno spazio pedonale è reso gradevole da vari alberi, gelsi, aceri negundi, ippocastani e TASSI, modellati a cono. Il penultimo è il più grande e, probabilmente, il più antico. Ha una tale quantità di rami che è impossibile vedergli il tronco. Il sempreverde tasso cresce molto lentamente, resiste in modo eccellente alle potature e per questo spesso lo si modella in forme scultoree. Anche l’inquinamento ha meno effetto su di lui che su altri. E’ interamente velenoso. Ha sessi distinti su esemplari diversi e le femmine, verso l’autunno portano piccoli frutti rossi mangiati dagli uccelli.
A 3 chilometri da Maleo, nella cascina Ronchi c’è un insolito CACO SELVATICO col tronco dalla circonferenza di quattro metri circa ed un’altezza di 15. La recente perdita di un grosso ramo ha rivelato la carie del tronco cavo. Avrebbe bisogno di cure e sostegni
A ridosso del castello di Somaglia, un IPPOCASTANO alto 30 metri, con un tronco dalla circonferenza di 5 e la probabile età di 200 anni, arriva a stendere qualche ramo fin sul tetto.
Il minuscolo paesino di Maccastorna ha il viale che conduce al castello, bordato di FARNIE e, al centro della piazzetta un GELSO col tronco cavo dalla circonferenza di circa 4 metri ed un’età che potrebbe essere intorno ai 150.
Fuori san Rocco al Porto ma all’interno della via Emilia, dopo una rotonda che porta al centro commerciale, sul bordo della strada si vede, tutto solo, un magnifico PIOPPO CIPRESSINO alto 35 m. con un tronco dalla circonferenza di 5 che è rimasto miracolosamente intatto e mostra tutta la sua bellezza.