alberi Monumentali dell’Emilia/Romagna, provincia di Rimini
Nel centro di Rimini, in piazza Malatesta, un PLATANO orientale col tronco dalla circonferenza di circa 4 metri, troneggia su un parcheggio di motorini, in compagnia di altri congeneri, tutti sofferenti come lui.
Da Rimini si sale dalla via Covignano fino a San Fortunato, dove c’è un seminario. Nel giardino interno c’è un TIGLIO di 400 anni e una circonferenza di oltre 4 metri. Una terribile grandinata dell’estate 2013 lo ha gravemente provato. Nel giardino aperto c’è un BAGOLARO dal tronco cavo, di circa 4 metri di circonferenza, anche lui sofferente. Non molto distante uno SPINO DI GIUDA dal tronco doppio con circonferenza di quasi 3 metri è in salute e si difende con una selva di spine lunghe come una mano.
A Villa di Verrucchio, non lontano da Rimini, nel chiostro del convento francescano c’è il CIPRESSO forse più vecchio d’Italia. Ha circa 800 anni, una circonferenza alla base di 5m e mezzo, un’altezza di 25 metri e si dice sia stato piantato dallo stesso San Francesco. Una metà è morta ed il cipresso pende dalla parte verde, dall’ancora fitto fogliame, a causa di un forte temporale di 20 anni fa. Per evitarne il crollo è stato puntellato.
A Mondaino (350 m. slm), prima di uscire dall’abitato in direzione di Montegridolfo, sulla destra, all’interno di uno spiazzo erboso e al confine con un campo, si trova una TAMERICE di centoquarant’anni con un tronco coricato di due metri e mezzo circa di circonferenza. L’altezza è intorno agli 8. Questa pianta è tipica delle zone costiere, dove serve da frangivento e consolida le spiagge.