Alberi monumentali della Calabria, provincia di Vibo Valentia
All’uscita dell’autostrada di Pizzo Calabro, subito dopo l’incrocio con le strade che portano nelle varie direzioni, prendere quella per Francavilla e, dopo pochi metri dal successivo bivio, sulla destra si vede un gruppo di SUGHERE, con la parte bassa del tronco ricoperta di rampicanti. Preso di nuovo per Francavilla al bivio con Filadelfia, prima della curva si trova sulla sinistra un’altra SUGHERA dal tronco di circa 3 metri.
Prendendo invece la strada che porta a Simbario, ad un certo punto si troverà sulla sinistra il santuario Santa Maria Mater Domini, circondato da un bell’uliveto con alberi alti, di cui uno dalla circonferenza di 5 metri. L’uliveto che si trova proprio prima di questo, con i suoi alberi alti che formano con le chiome un tetto continuo ed i tronchi rivestiti di muschio è molto suggestivo.
A Simbario costeggiare il cimitero e poi prendere la strada per Cardinale. Dopo un chilometro si troverà sulla sinistra una QUERCIA ROVERE con la circonferenza del tronco di oltre 6 metri e l’altezza di 25. Le foglie del rovere sono strette e coi lobi che terminano a punta.
A Serra San Bruno, (800 m slm) il viale che porta alla certosa è fiancheggiato da alti PIOPPI dai tronchi rivestiti di muschio. Tutto il percorso fino al santuario ed il parco regionale delle Serre intorno sono ricchi di alberi pluricentenari in una suggestiva atmosfera. Ci sono ontani e pioppi che testimoniano la ricchezza d’acqua della zona, dato che entrambi crescono solo in sua presenza. Ci sono poi antichi, bellissimi ABETI BIANCHI alti anche 40 metri.
Prima di arrivare a San Gregorio d’Ippona, lungo la strada si trova una fantastica QUERCIA ROVERE fortemente inclinata, con un tronco dalla circonferenza di circa 5 metri, possenti rami laterali ed una chioma ricadente che crea una volta fiabesca e vastissima.