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Red dust

by in Film selezionati

Film del 2004 di Tom Hook, tratto dal romanzo Polvere rossa di Gillian Slovo. Nelson Mandela, dopo essere stato eletto presidente del Sudafrica nel 1994, aveva istituito il Tribunale per la Verità e la Riconciliazione con Desmond Tutu per evitare una guerra civile dopo l’apartheid. Chiunque avesse commesso crimini per motivi politici, purché non ne fosse il mandante, poteva ottenere l’amnistia e il perdono, a patto di ammettere le proprie responsabilità e fare luce sui fatti, dimostrando sincero pentimento. L’ex ufficiale di polizia Dirk intendeva usufruirne ma aveva incontrato l’opposizione del parlamentare Alex, ex membro della resistenza armata ANC da lui torturato per ottenere la sua delazione. L’avvocatessa che ne sosteneva le ragioni intendeva anche scoprire cosa fosse successo al giovane compagno d’armi di Alex, di cui non si erano più avute notizie. I suoi genitori, infatti, avevano bisogno di ritrovarne almeno i resti per potere infine trovare pace. La verità sui fatti e sulle loro motivazioni, con l’assunzione delle responsabilità, è un passo fondamentale tanto per chi commette che per chi subisce un torto, affinché le ferite dell’animo possano cicatrizzare, anziché restare aperte, generando continua sofferenza. In questo consisteva il grande valore dei processi sudafricani di quell’epoca, al centro della vicenda narrata.

Un contributo importante per la comprensione dell’importante lavoro di Mandela in questo senso è Invictus.

Un film sui tempi dell’apartheid è Grido di Libertà

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