Uova di tutti i colori
Fino a non molti anni fa, (a volte ancora adesso), per Pasqua si evocava la resurrezione nascondendo in giardino o in casa, per farle trovare dai bambini, uova di gallina che venivano colorate facendole bollire con parti vegetali tintorie. Le uova degli uccelli, però, hanno dimensioni, forme e colori anche più fantasiosi, che le fanno sembrare dipinte da artisti. Uno dei motivi è la necessità di mimetizzarle, in modo da renderle meno individuabili dai predatori nei rari momenti in cui le madri fanno una pausa nella cova o sono obbligate ad allontanarsi. Infatti ci sono altri uccelli, topi, bisce e animali diversi che non aspettano altro per rubarle e mangiarsele. Ma ci sono anche altri motivi. Per esempio l’azzurro serve ad evitare che l’uovo assorba troppa luce e che si surriscaldi.
Azzurre sono le uova di uno degli uccelli più comuni e numerosi, che vediamo spesso frugare tra le foglie sul terreno in cerca di insetti da mangiare: il merlo, dalle penne nere quando è maschio e marrone scuro se femmina. Il suo canto che si sente già a fine inverno è fra i migliori annunci della primavera in arrivo. Anche lo storno, che conosciamo per le spettacolari evoluzioni in gruppo sopra le città, per poi posarsi sui rami degli alberi con cinguettii in grandi corali, fa uova azzurre. Dello stesso colore le uova della passera scopaiola e, fra le galline, quella araucana.
Altri uccelli hanno invece uova dal guscio verde, come il pettazzurro. Ma chi fa uova dal colore che imita l’altrui è la femmina del cuculo dalla pessima fama, dato che depone un solo uovo in vari nidi di uccelli di taglia molto inferiore a lei, lasciando che lo covino e poi accudiscano il figlio fino all’età adulta. Quando l’uovo si schiude, il piccolo ancora implume scaraventa fuori dal nido i fratellastri o le uova rimaste. Lo fa perché la taglia, che diventa ben presto superiore a quella dei genitori forzatamente adottivi, renderebbe loro troppo difficile nutrirlo a sufficienza. L’uovo in cui si era sviluppato, però, generalmente era di poco più voluminoso rispetto agli altri e, soprattutto, aveva lo stesso colore. La femmina cuculo, infatti, sviluppa la capacità di imitare le uova degli uccelli di cui diventa parassita e le sue discendenti mantengono la preferenza, dunque anche la tinta.
L’usignolo di fiume, invece, dal canto liquido nelle notti di primavera inoltrata, è color rosso/marrone lucido. E’ una tinta che condivide con il falco pellegrino, chiamato così perché le penne della testa sono scure e simili al cappuccio che un tempo erano indossati dai pellegrini. E’ noto per essere l’uccello più veloce al mondo.
Il guscio bianco con macchie dai lunghi filamenti, come se del colore fosse stato lasciato sgocciolare sopra, lo fa l’uria, uccello bianco e nero che vive in mare aperto tranne quando cova senza nido, direttamente sulle rocce delle scogliere
Molte grandi macchie scure su un fondo bianco o beige sono quelle delle uova del piviere, migratore che in Italia dicono faccia il suo nido solo a Livigno e sui monti della Maiella,